Dopo uno stop in negativo, il risparmio gestito torna timidamente a sorridere con una raccolta netta nel terzo trimestre 2018 pari a 4,042 miliardi di euro (da inizio anno 13,830 miliardi).

In calo i fondi aperti con una negatività pari a 624 milioni di euro tra questi bene gli azionari 2,49 milioni di euro di raccolta, perdono ancora gli obbligazionari con un risultato di -5,84 milioni; è positiva invece rispetto al periodo precedente la gestioni di portafogli con una raccolta pari a 3,58 miliardi di euro. Male i fondi italiani che fanno registrare un -1,9 miliardi, positivi quelli esteri (ma comunque in calo rispetto al trimestre precedente) per 1,27 miliardi di euro.

 

Continuando ad analizzare la consueta mappa stilata da Assogestioni si vede che a livello societario in prima posizione si piazza Amundi con una raccolta netta pari a 2,67 miliardi di euro al secondo posto il Gruppo Intesa SP con 1,41 miliardi e a seguire Anima con 1,259 miliardi di euro.

 

Se si prosegue nella lettura, per i Fondi SRI, nella ripartizione dei gestori al primo posto c'è il Gruppo Intesa SP con 445,1 milioni di euro in questo comparto trainata da Eurizon (con un patrimonio di 5,757 miliardi e una raccolta di 446 milioni di euro nel trimestre e 1.905 da inizio anno). Su questo Massimo Mazzini responsabile marketing e sviluppo commerciale di Eurizon: "Penso che andremo verso un  sistema in cui i criteri ESG passeranno dall’essere l’elemento caratterizzante di una categoria di fondi in costante crescita a essere un elemento imprescindibile per tutta l’offerta di risparmio gestito, diventando una discriminante per coloro che non includeranno questi criteri di analisi". 

Segue poi Amundi con una raccolta nel terzo trimestre pari a 180,5 milioni in fondi sostenibili e responsabili e il Gruppo UBI Banca con 150,8 milioni. ​

In calo invece la raccolta netta dei Fondi PIR compliant con un totale di 445 milioni di euro (rispetto ai 1,32 miliardi di euro del secondo trimestre e 3,78 miliardi di euro da inizio anno).