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A gennaio i fondi monetari salvano il risparmio gestito

3/1/2019

Il mese è stato condizionato da un'operazione straordinaria del Gruppo Poste Italiane. Al netto di questa azione la raccolta è pari a 2,3 miliardi. E i fondi aperti chiudono con ....


L’industria del risparmio gestito italiano archivia gennaio 2019, ufficialmente, con un flusso netto positivo pari a 55,3 miliardi di euro. Ma il vero bilancio del settore, alla fine del primo mese dell’anno, non supera i 2,3 miliardi di euro di raccolta netta. 

 

Come specificato dallo stesso Ufficio Studi di Assogestioni, che ha elaborato e diffuso i dati di raccolta e patrimonio, infatti, gennaio è stato particolarmente condizionato dall’ingresso nel perimetro del risparmio gestito di circa 53 miliardi di euro che possono essere ricondotti all’acquisizione di nuovi mandati da parte di soggetti appartenenti al Gruppo Poste Italiane e, in particolare, al conferimento alla SGR di gruppo di un mandato istituzionale per la gestione del patrimonio di BancoPosta.

 

Se si escludono questi mandati istituzionali, quindi, spicca alla fine del mese la raccolta positiva delle gestione patrimoniali per circa 1,6 miliardi di euro che coprono la ridotta raccolta netta di fondi aperti che non vanno oltre i 600 milioni, grazie soprattutto ai fondi monetari che dominano la scena in questo inizio anno con un saldo positivo per 3,4 miliardi di euro. Partono, invece, con il segno meno i fondi obbligazionari e flessibili che perdono entrambi 1,4 miliardi di euro.

 

Guardando alle singole società, ed escludendo il gruppo Poste Italiane coinvolto dall’operazione straordinaria indicata prima, spicca in positivo solo il gruppo Generali che in un mese raccoglie oltre 3,4 miliardi di euro (grazie soprattutto ai fondi aperti, +3,6 miliardi). Tutte le altre o si accontentano di flussi positivi ridotti (la raccolta più alta la registra UBS AM con 161 milioni, seguita da Mediolanum, con 118, e Azimut, con 109 milioni), o devono fare i conti con flussi negativi (tra queste si segnalano i -4,5 miliardi di Amundi e i -1,5 miliardi di Intesa Sanpaolo). Alla fine di gennaio 2019 il patrimonio complessivo gestito dall’industria monitorata da Assogestioni è pari a 2.106 miliardi di euro.

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