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Risparmio gestito, raccolta in frenata a settembre

10/26/2020 | Daniele Riosa

Afflussi per 4,1 miliardi rispetto ai 6,9 di agosto. Fondi aperti a più 2,7 miliardi: nel dettaglio quelli di lungo termine hanno visto un marcato calo degli introiti e a livello di singole asset class gli investitori sono tornati a privilegiare i prodotti azionari


Brusca frenata della raccolta dell’industria del risparmio gestito a settembre. E’ quanto emerge dal consueto report fornito dall'Ufficio Studi di Assogestioni. Ad agosto i flussi netti ammontavano a 6,9 miliardi di euro, contro i 4,1 miliardi del mese scorso. Da inizio anno la raccolta si attesta a 13,8 miliardi, quella del terzo trimestre segna un più 14,5 miliardi e complessivamente, a fine settembre, il patrimonio gestito dell'industria è di 2,314 miliardi di euro, in leggero aumento rispetto ad agosto (2,301 miliardi).

Nel mese, le gestioni collettive, segnano una raccolta di quasi 3 miliardi contro i 4,6 miliardi di euro di agosto. All'interno della categoria, i fondi aperti hanno registrato flussi netti pari a 2,7 miliardi di euro mentre quelli chiusi hanno visto investimenti netti per 287 milioni, poco meno rispetto ai 290 del mese precedente. Le gestioni di portafoglio hanno raccolto poco più di un miliardo (2,3 ad agosto), grazie al consistente apporto degli investitori istituzionali (856 milioni, ad agosto 2,487 miliardi). In aumento la raccolta della clientela retail che passa dai -149 milioni di agosto ai 212 di settembre.

Scendendo nel dettaglio della raccolta dei fondi aperti, i fondi di lungo termine hanno visto un marcato calo degli afflussi che passano da 4,661 miliardi di euro, a 640 milioni, e a livello di singole asset class gli investitori sono tornati a privilegiare i fondi azionari nei quali si sono riversati investimenti per 1,759 miliardi (1,186 miliardi a settembre). Crolla la raccolta degli obbligazionari che segna deflussi per 13 milioni, la raccolta di agosto segnava un più 4.985 milioni di euro. Bene i bilanciati a 886 milioni contro i 230 del mese precedente. Ancora male i fondi flessibili che hanno chiuso il mese in rosso di 1,976 miliardi (-1,725 miliardi ad agosto). Importante il rilancio dei monetari che segnano afflussi per poco più di due miliardi, avevano chiuso agosto a -357 milioni. Stesso risultato di agosto per i fondi hedge a meno 15 milioni.

Complessivamente, anche a settembre, i flussi si sono indirizzati esclusivamente sui fondi di diritto estero, che hanno raccolto 3,906 miliardi (4.678 miliardi ad agosto), mentre per i fondi di diritto italiano sono prevalsi i deflussi (-1,195 miliardi contro i meno 375 milioni del mese precedente).

Venendo alle singole società, sul primo gradino del podio per la raccolta, si posiziona il Gruppo Intesa Sanpaolo con 1.298,8 miliardi (653 milioni ad agosto). Al secondo posto ecco il Gruppo BNP Paribas a + 637 milioni (-114 milioni ad agosto). Sull’ultimo gradino del podio troviamo il Gruppo Generali con 576,2 milioni (oltre 4 miliardi di euro ad agosto, risultato che, come ha specificato il Gruppo in una nota, era dovuto principalmente a nuove deleghe di gestione).

Tra le società che hanno chiuso il mese in rosso troviamo Poste Italiane con deflussi per 621,8 milioni (+922 milioni ad agosto), M&G Investements a meno 338,7 milioni, Franklin Templeton Investements a -218,9 milioni e Morgan Stanley a -50,7 milioni.

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