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La Commissione Ue interroga gli operatori sulle azioni

6/15/2021 | Redazione Advisor

La consultazione si focalizza sugli investimenti al dettaglio, sul quadro normativo attuale e sulle proposte al vaglio della stessa per favorire un migliore e sempre più tutelato accesso dei risparmiatori ai prodotti finanziari


Una consultazione che affronta in modo esteso e approfondito uno dei temi più rilevanti per il futuro dell’industria del risparmio, in modo particolare per quei Paesi, come l’Italia, in cui la quantità di liquidità ferma sui conti corrente rappresenta un problema cronico del sistema economico. Come si legge su assogestioni.it, la Commissione europea si rivolge al mercato per conoscere la visione degli operatori sul futuro degli investimenti al dettaglio, sul quadro normativo attuale e sulle proposte al vaglio della stessa per favorire un migliore e sempre più tutelato accesso dei risparmiatori ai prodotti finanziari.

I temi in esame

“La consultazione si compone di 13 sezioni che, in parte, ricalcano le tematiche principali analizzate nell’ambito di una ulteriore consultazione sulla revisione del quadro normativo MiFID/MiFIR avvenuta lo scorso anno e, per altra parte, indagano su tematiche, quali la digitalizzazione e la sostenibilità, che negli ultimi mesi sono state al centro di numerosi dibattiti a livello di regolamentazione europea”, afferma Roberta D’Apice, direttore affari legali di Assogestioni, contestualizzando l’iniziativa all’interno delle attività europee in materia di investimenti al dettaglio.

Nella prima sezione dedicata ai quesiti di carattere generale, la Commissione ricorda come le attuali norme dell’Unione in materia di investitori retail (UCITS, PRIIP, MiFID II, IDD, PEPP e Solvency II) mirino a responsabilizzare gli investitori. In particolare, le domande contenute in tale sezione sono finalizzate, ad interrogare il mercato sulla capacità dell’attuale normativa di incoraggiare e proteggere gli investitori retail nella loro attività di investimento e su quali siano le aree principali che dovrebbero essere implementate per sviluppare ulteriormente tale capacità.

Le tematiche specifiche oggetto di consultazione, a cui corrispondono le sezioni dalla 2 alla 12, sono: l’alfabetizzazione finanziaria, la digitalizzazione, i requisiti in materia di trasparenza, la regolamentazione PRIIPs, la valutazione di adeguatezza e appropriatezza, la categorizzazione delle tipologie di investitore, gli incentivi e la qualità del servizio, la complessità dei prodotti finanziari, i rimedi e le tutele in caso di investimenti “sbagliati”, le limitazioni alla distribuzione e poteri delle Autorità, gli investimenti sostenibili. Un’ultima sezione è dedicata alle proposte degli operatori del mercato aggiuntive rispetto alle tematiche già affrontate all’interno della consultazione. 

Avviata lo scorso 11 maggio come parte di una più ampia strategia sugli investimenti al dettaglio che la Commissione europea si prepara a pubblicare entro la prima metà del 2022, la consultazione si concluderà il 3 agosto 2021. “Un intervallo di tempo in cui Assogestioni si propone di predisporre un’accurata risposta che rappresenti al meglio il punti di vista dell’industria del risparmio gestito”, spiega Roberta D’Apice, che sottolinea inoltre come "le tematiche oggetto della consultazione, data la centralità per il futuro dell’industria, saranno oggetto di ulteriori riflessione nell’ambito dell’undicesima edizione del Salone del Risparmio”, in programma dal 15 al 17 settembre al MiCo di Milano.

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