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Gestito, il patrimonio tocca il suo record storico

6/28/2021 | Daniele Riosa

Anche la raccolta del mese di maggio segna un sensibile aumento: gli afflussi ammontano a 6,8 miliardi di euro contro i 5,1 ​di aprile. Tracollo dei monetari


Scatto in avanti dell’industria del risparmio gestito italiano a maggio. Secondo i dati contenuti nella consueta mappa mensile diffusa dall’ufficio studi di Assogestioni, nel quinto mese dell’anno, gli afflussi ammontano a 6,8 miliardi di euro contro i 5,1 miliardi registrati ad aprile. Da inizio anno gli afflussi ammontano a 41,7 miliardi di euro.

Nuovo record storico per il patrimonio gestito dell’industria che tocca quota 2.480 miliardi di euro (2.459 miliardi ad aprile). Dei circa 6,8 miliardi di euro di raccolta complessiva, circa 5,2 miliardi di euro si riversano nelle gestioni collettive. Le gestioni di portafoglio segnano quasi 1,6 miliardi di euro. La raccolta netta dei fondi aperti sale a 4,9 miliardi di euro rispetto ai 4,1 miliardi di aprile. In leggero aumento gli afflussi dei prodotti chiusi: 292 milioni di euro contro i 178 milioni di aprile. Scendendo nel dettaglio della raccolta dei fondi aperti, gli strumenti privilegiati dagli investitori, sono quelli di lungo termine a quasi 5 miliardi di euro (3,6 miliardi ad aprile). Seguono gli azionari che raccolgono 2,1 miliardi (1,9 miliardi ad aprile).

Leggermente in calo rispetto ad aprile i bilanciati con afflussi per poco più di 2 miliardi di euro. Bene gli obbligazionari che chiudono a più 934 milioni di euro rispetto ai 484 milioni di euro del mese precedente. Si riprendono i flessibili dopo il tracollo di aprile (-1 un miliardo di euro): chiudono infatti con deflussi per 150 milioni. Meglio anche gli hedge che segnano un rosso di 15 milioni rispetto ai meno 97 del quarto mese dell’anno. Profondo rosso, invece, per i monetari che passano da afflussi da più 447milioni di aprile ai meno 67 milioni di maggio. Per quanto riguarda la nazionalità dei fondi aperti, il risultato del mese di maggio, come quello di aprile (3,5 miliardi), è stato ottenuto sostanzialmente grazie al contributo dei comparti di diritto estero che ottengono flussi per 4,2 miliardi di euro. Dal canto loro, i prodotti di diritto italiano segnano un più 705 milioni rispetto ai 502 milioni di euro del quarto mese del 2021.

A livello di singole società, tra le prime venti menzionate da Assogestioni, a maggio, sul primo gradino del podio per raccolta troviamo il gruppo Intesa Sanpaolo con afflussi netti per 1,9 miliardi di euro. Seconda Poste Italiane con più di 1,2 miliardi rispetto ai circa 1,5 miliardi di aprile quando era prima in classifica. Al terzo posto si piazza Amundi con 594 milioni (791 milioni ad aprile). Tre tra le prime venti società registrano deflussi: Generali chiude a meno 383 milioni di euro, UBS AM a meno 267 milioni e AXA IM a meno 105 milioni.

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