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8/31/2021 | Daniele Riosa
Cala, rispetto al primo trimestre, la raccolta del risparmio gestito italiano. Secondo i dati contenuti nella consueta mappa mensile diffusa dall’ufficio studi di Assogestioni, i flussi netti dell’industria ad aprile, maggio e giugno ammontano a 21,5 miliardi di euro rispetto ai 29,9 miliardi registrati nei primi tre mesi del 2021. Nonostante la diminuzione degli afflussi nel secondo trimestre, il saldo dei primi sei mesi dell'anno chiudere il miglior semestre dal 2017 con flussi per 51,33 miliardi di cui 35,82 miliardi nei fondi aperti, 2,43 miliardi nei chiusi e 13,07 miliardi nelle gestioni di portafoglio.
Il patrimonio gestito tocca un nuovo record storico attestandosi a 2.520 miliardi. Dei 21,5 miliardi di euro di raccolta complessiva, poco più di 18 miliardi si sono riversati nelle gestioni collettive, poco più di 3 miliardi in quelle di portafoglio.
Da segnalare l’ottima performance dei fondi aperti, con afflussi pari a 17,1 miliardi di euro. Scendendo nel dettaglio della raccolta dei fondi aperti, gli strumenti privilegiati dagli investitori sono stati i fondi azionari, che hanno registrato flussi in entrata per 8,4 miliardi di euro seguiti dai fondi bilanciati con investimenti per più di 7,7 miliardi.
Gli obbligazionari segnano afflussi per 3 miliardi. Chiudono in rosso il secondo trimestre dell’anno i monetari a meno 969 milioni, i flessibili (-918 milioni) e gli hedge (-133 milioni di euro). Per quanto riguarda la nazionalità dei fondi aperti, il risultato del trimestre è stato ottenuto e grazie al contributo dei comparti di diritto estero che hanno ottenuto afflussi per 15 miliardi di euro, mentre i prodotti di diritto italiano quasi due miliardi.
A livello di singole società, tra le prime venti menzionate da Assogestioni, sul primo gradino del podio per raccolta troviamo il gruppo Intesa Sanpaolo con oltre 3,56 miliardi di euro (di cui 4,79 miliardi riferiti a Eurizon Capital, 1,86 miliardi di Fideuram e -3,09 miliardi a Pramerica, poi Blackrock con 3,38 miliardi e le Poste con 3,10 miliardi. Segue Blackrock con 3,38 miliardi. Sul terzo gradino del podio ecco Poste Italiane con circa 3,10 miliardi. Tra i gruppi che chiudono il trimestre in rosso troviamo generali con meno 3,6 miliardi. Il gruppo Generali, con una nota, precisa che “il risultato di raccolta registrato è dovuto sia a ribilanciamenti nei portafogli di clienti istituzionali che a deflussi sui fondi monetari all’interno dei mandati assicurativi in gestione”.
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