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Assogestioni chiede di non escludere le SGR dai ‘cessionari qualificati’

3/10/2022 | Redazione Advisor

L’associazione fa notare come tale misura rischi di restringere il numero dei concessionari al punto da rendere impossibile una sostenibile distribuzione del debito nel sistema economico-finanziario


Assogestioni prende posizione contro l’esclusione di SGR, OICR e SIM dai ‘cessionari qualificati’. L’associazione, con una nota, spiega che il meccanismo introdotto il 26 febbraio 2022 e attualmente vigente in materia di circolazione dei bonus edilizi riattiva, abrogando l'articolo 28, comma 1, del Dl 4/2022, la possibilità di trasferimento del credito di imposta, abilitando tutte le tipologie di soggetti per quanto riguarda un primo passaggio.

Prevede, però, che lo stesso credito non possa essere ceduto ulteriormente più di due volte e, soprattutto, che il trasferimento successivo al primo possa avvenire solo nei confronti di banche e società appartenenti a gruppi bancari, assicurazioni e intermediari finanziari iscritti nell'albo previsto dall'articolo 106 del Testo unico bancario (Tub).

La finalità di prudenza e sicurezza espressa dal legislatore nell'articolo 1 del Dl 13/2022 è chiara, ma non tiene conto di includere fra i “soggetti qualificati” realtà sottoposte alla vigilanza di Banca d’Italia, come Sgr, Oicr e Sim. Pur condividendo pienamente la volontà di intervenire al fine di evitare che la trasferibilità dei bonus sia utilizzata in modo fraudolento, Assogestioni fa notare come tale misura, oltre a considerare in modo dispari soggetti ugualmente vigilati, rischi di restringere il numero dei concessionari al punto da rendere impossibile una sostenibile distribuzione del debito nel sistema economico-finanziario. Per questo motivo l’associazione ha sostenuto la necessità della presentazione di un subemendamento per attenuare tali rigidità del Dl entro il termine del 28 marzo, data ultima per la conversione in legge.

Fabio Galli, direttore generale di Assogestioni, rileva che “il meccanismo di circolazione dei crediti di imposta derivanti dalle misure adottate dal governo rappresenta certamente un banco di prova per testare un processo di trasmissione fra stimolo fiscale e settore produttivo, in cui il compito del settore finanziario è quello di rendere efficiente e meno onerosa a livello sistemico la gestione del debito complessivamente generato. Un compito certamente importante che coinvolge in modo diretto l’industria del risparmio gestito”. 

“Per questo motivo, in continuità con l’attività di collaborazione istituzionale da sempre portata avanti, Assogestioni si è attivata nel momento in cui si è intervenuti sul meccanismo di circolazione dei bonus edilizi per segnalare criticità normative che interessano non solo le associate ma l’intero sistema finanziario, impegnato su una misura di grande impatto dal punto di vista economico per un settore strategico per sostenere l’economia reale”, conclude Galli.

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