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Gestito, raccolta di settembre in rosso: -3,3 miliardi

10/27/2022 | Daniele Riosa

Alessandro Rota, direttore ufficio studi di Assogestioni: "I dati confermano l’impatto di mercati finanziari caratterizzati da perdurante volatilità e forti ribassi. Ciononostante, il settore continua a mandare segnali di resilienza, come la conferma del segno più per la raccolta dei fondi azionari”


Un settembre da profondo rosso per l’industria del risparmio gestito italiano. Come si legge nella consueta mappa mensile diffusa da Assogestioni, la raccolta netta del mese è stata di meno 3,3 miliardi di euro (meno 393 milioni di euro ad agosto). A fine settembre il patrimonio del mercato italiano del risparmio gestito ammonta a 2.197 miliardi euro, per effetto dell’impatto dei mercati avversi sulle masse e del rallentamento della raccolta. Nello specifico, secondo le stime dell’ufficio studi, l’effetto mercato è stato pari a -3,6 per cento.

Entrando nel dettaglio, si registra un segno meno per i fondi aperti (-2,6 miliardi di euro), con il comparto obbligazionario che torna in negativo per 1,8 miliardi di euro. In rosso anche la raccolta netta dei fondi flessibili (-1 miliardi euro) e bilanciati (-700 milioni di euro). Resistono invece i prodotti azionari, che a settembre hanno raccolto 60 milioni euro, confermando che prevale ancora, seppur di poco, la quota di investitori che vedono nella situazione attuale un’occasione di ingresso. Sostanzialmente invariata la fotografia dei fondi chiusi, a più 9 milioni euro raccolti a settembre.

A fine mese, il patrimonio totale delle gestioni collettive è di 1.156 miliardi euro, equivalenti al 52,6% delle masse. Anche le gestioni di portafoglio hanno registrato un saldo lievemente negativo a settembre, per meno 700 milioni euro, risultato di 850 milioni euro di deflussi sul fronte istituzionale e di +150 milioni di euro raccolti sul fronte retail. Il patrimonio complessivo delle gestioni di portafoglio ammonta così a 1.041 miliardi euro a fine settembre, pari al 47,4% del totale.

Tra le prime venti società inserite nella mappa di Assogestioni, spiccano per afflussi Amundi con 734,6 milioni di euro, sul secondo gradino del podio ecco Poste Italiane con 318,1 milioni di euro, al terzo posto si piazza il gruppo Mediolanum con 285,3 milioni di euro, Arca quarta a 256,3 milioni. Tra quelle che hanno registrato i maggiori deflussi nel mese, invece, si segnalano il gruppo Intesa Sanpaolo con meno 2,416 miliardi di euro (Eurizon segna un meno 2,515 miliardi, mentre Fideuram chiude in positivo a più 99,5 milioni), BNP Paribads con meno 446 milioni e UBS AM con meno 343 milioni di euro.

Alessandro Rota, direttore ufficio studi di Assogestioni, spiega che "i dati dell’industria di settembre confermano l’impatto di mercati finanziari caratterizzati da perdurante volatilità e forti ribassi. Ciononostante, il risparmio gestito continua a mandare segnali di resilienza, come la conferma del segno più, sia pure di poco, per la raccolta dei fondi azionari e soprattutto l’assenza di drastici deflussi mensili a cui avevamo assistito in occasione di paragonabili crisi passate. I dati trimestrali daranno la fotografia definitiva di nove mesi particolarmente sfidanti per investitori e attori del mercato del risparmio gestito".

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