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Consulenti finanziari tutti abusivi: scende in campo Assoreti

7/8/2014

Da una settimana esatta i consulenti finanziari indipendenti non possono più svolgere la loro normale attività: l'unica soluzione è l'Albo Unico. Lo rivela una circolare Assoreti visionata da AdvisorOnline.it


Da una settimana esatta i consulenti finanziari indipendenti non possono più svolgere la loro normale attività: chi la pratica rischia di essere penalmente sanzionato ai sensi dell'art. 166 del TUF per prestazione abusiva del servizio di consulenza. E' questo lo scenario che dal primo luglio 2014 si trovano di fronte tutti i consulenti finanziari che dopo il 31 ottobre 2007 erano stati transitoriamente legittimati a svolgere l'attività.
 
 
Un'autorizzazione che ha ricevuto in sette anni diverse proroghe, l'ultima delle quali era stata ridotta dal 31 dicembre al 30 giugno 2014. Un'anticipazione del termine che "nasceva dall'intento, anche parlamentare, di creare finalmente le premesse effettive per l’istituzione dell’albo dei consulenti finanziari e di consentire così l’esercizio dell’attività di consulenza finanziaria ai soggetti, persone fisiche o giuridiche, che non la esercitavano ancora alla data del 31 ottobre 2007, sottoponendo al contempo a vigilanza pubblica anche quei consulenti che nel frattempo erano stati abilitati a svolgerla in via transitoria" si legge in una circolare indirizzata da Assoreti a tutte le Associate e che AdvisorOnline ha avuto modo di visionare. 
 
 
"In tale prospettiva" spiega ancora l'associazione guidata da Matteo Colafrancesco (nella foto) "era stata raggiunta fra le istituzioni competenti l’intesa per una riforma complessiva della vigilanza su tutti i soggetti che svolgono l’attività di consulenza finanziaria, vuoi per conto di un soggetto abilitato (gli attuali consulenti finanziari (ex-promotori finanziari)), vuoi in via indipendente (i consulenti finanziari persone fisiche di cui all’art. 18-bis del TUF e le società di consulenza finanziaria di cui all’art. 18-ter del TUF)". 
Un'intesa che sembrava giunta al suo capitolo finale con il decreto legge competitività, ma che all'ultimo non ha visto la luce.
 
 
In questo scenario, secondo quanto risulta ad Assoreti, non solo l'albo unico deve veder la luce per risolvere il problema di abusivismo sorto dopo la scadenza dell'ultima proroga, ma è anche l'unica soluzione possibile: la previsione dell’ennesima proroga è "del resto impensabile con decretazione d’urgenza in presenza di un pronunciamento contrario del Parlamento, che aveva chiaramente imposto un termine al Governo" si legge nella circolare Assoreti che auspica la nascita dell'Albo Unico.
 
 
"Si ritiene doveroso che il legislatore italiano approvi quanto prima la normativa di disciplina con la quale si garantiva, a tutela degli investitori e per l’integrità del mercato, efficienza e competitività" conclude l'associazione che riunisce le reti di promozione finanziaria. Una visione condivisa anche da Nafop che, sentita da AdvisorOnline.it, ha espresso la propria opinione intorno alla situazione di abusivismo dei fee-only: leggi nel dettaglio l'opinione di NAFOP.
 
 
 

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