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L'architettura aperta resiste nell'offerta delle reti di CF

7/5/2018

Negli ultimi 12 mesi il patrimonio gestito in fondi di case terze è aumentato a 92,3 miliardi, anche se il modello ad architettura guidata si fa sempre più strada grazie al successo di polizze unit e multi-ramo e GPF


Il modello ad "architettura guidata" si fa sempre più strada nell'offerta delle reti di consulenti finanziari, ma è presto per suonare le campane a morto per l'architettura aperta: il modello "open" resiste, soprattutto nell'offerta fuori sede in fondi e sicav esteri, anche se il suo peso probabilmente è destinato a diminuire in futuro. Analizzando i recenti dati di Assoreti, la fotografia è chiara. Da una parte, il trend indica un ritorno in massa ai prodotti di casa e quindi una relativa chiusura del mercato:
su un totale di circa 380 miliardi di euro gestito dalle reti alla fine del primo trimestre (i dati sono contenuti nel Rapporto sul primo trimestre di Assoreti), 273,8 miliardi di euro sono gestiti con prodotti di casa: si tratta soprattutto di fondi e sicav (90,4 miliardi), di gestioni patrimoniali (57,6 miliardi) e di prodotti assicurativi (115 miliardi).

Significa che le reti di CF hanno chiuso la porta ai prodotti terzi tornando indietro di vent'anni? Non è proprio così. L'offerta fuori sede dei prodotti di risparmio gestito è diventata molto più selettiva, aprendo le porte, ma sempre di più all'interno di soluzioni wrapped, che possono assumere la forma di GPF e polizze unit linked e multi-ramo (le Vita tradizionali rappresentano solo il 27% del patrimonio dei prodotti assicurativi) di case interne al gruppo d’appartenenza della società distributrice. Nel primo trimestre dell’anno, infatti, la raccolta netta sui prodotti "in house" è risultata positiva per 3,3 miliardi di euro, un numero che rappresenta il 66% della raccolta netta sul risparmio gestito. Le risorse nette investite in prodotti "no captive", invece, sono state pari a 1,7 miliardi di euro (34%).

Non stupisce, quindi, che il modello ad architettura aperta pesi per meno di un terzo sull'intero patrimonio delle reti: le masse gestite con prodotti terzi di risparmio gestito si attestano a 105,9 miliardi di euro (27,9%) alla fine del primo trimestre 2018. Il dato, tuttavia, è in miglioramento rispetto a un anno prima, quando era pari a 87 miliardi di euro (24,5% del totale degli AUM). Negli ultimi 12 mesi, infatti, i CF hanno collocato non solo polizze a contenuto finanziario, ma anche molti OICR di case terze, che sono passati dal 44,8% del patrimonio gestito in fondi e sicav (76,2 miliardi di euro) al 50,5% (92,3 miliardi). E continuano a farlo: nei primi cinque mesi del 2018 dell'anno i fondi esteri di case terze hanno attratto 4,4 miliardi di euro, mentre per quanto riguarda gli investimenti effettuati sulla componente "captive" si conferma il coinvolgimento dei prodotti ad architettura aperta “guidata”, come le unit linked (1,5 miliardi), le polizze assicurative multi-ramo (1,3 miliardi) e le GPF (146 milioni).

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