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Reti, "Stress Test superato"

9/10/2020

L'industria cancella la crisi e il 2019 in soli tre mesi. Grazie al secondo trimestre raccolta e patrimonio risultano in netta crescita rispetto all'anno scorso.


“Nei primi sei mesi abbiamo affrontato e superato un importante ‘stress test’ raggiungendo risultati particolarmente positivi in senso assoluto; abbiamo iniziato la seconda parte dell’anno consapevoli del ruolo trainante e di armonizzazione assunto dalla nostra industria nel sostenere domanda e offerta nel mercato del risparmio”. Con queste parole Paolo Molesini, presidente di Assoreti, commenta i dati relativi al primo semestre 2020 che, secondo le rilevazioni dell’associazione che riunisce le reti dei consulenti finanziari abilitati all’offerta fuori sede, si è chiuso con una raccolta netta pari a 22,4 miliardi di euro. 

 

“Nonostante la pandemia da Covid-19 ed il periodo di lockdown, i volumi di raccolta realizzati aumentano del 30,4% rispetto ai risultati dei primi sei mesi del 2019, coinvolgendo sia il comparto del risparmio gestito (+38,0%) sia la componente amministrata (+25,8%) del portafoglio”, si legge nella nota diffusa dall’associazione che sottolinea come al dato di raccolta abbiano contribuito “quasi in egual misura entrambi i trimestri,  con 10,8 miliardi di euro realizzati nel periodo aprile-giugno nel quale le scelte di investimento si sono concentrate fortemente sui prodotti del risparmio gestito (8,8 miliardi di euro)”.

 

In particolare, per quanto riguarda il risparmio gestito, spicca il risultato degli OIC che hanno raccolto 2,5 miliardi di euro, contro i 103 milioni del primo semestre 2019. In forte crescita anche le gestioni patrimoniali individuali che hanno registrato in sei mesi flussi positivi per 1,8 miliardi (contro i 477 milioni dell’anno scorso). “Determinanti i risultati ottenuti in relazione agli organismi di investimento collettivo del risparmio che nel secondo trimestre raccolgono risorse nette (4,9 miliardi) superiori a quanto realizzato nell’intero 2019” spiegano da Assoreti che evidenza una crescita anche nella componetene amministrata. 

 

Nel dettaglio, “nei primi sei mesi la raccolta in titoli è pari a 7,2 miliardi di euro (+57,2%) e più della metà è realizzata nel secondo trimestre dell’anno (4,8 miliardi)” spiega l’associazione. “La liquidità netta confluita su conti correnti e depositi si attesta a 6,3 miliardi con un incremento contenuto del 2,6%; gli importanti volumi di raccolta realizzati nei primi tre mesi dell’anno, e in particolare a marzo, sono parzialmente compensati dai flussi in uscita tra aprile e giugno dai conti di deposito, per effetto del processo di riposizionamento delle risorse liquide presenti in portafoglio (-2,8 miliardi) al fine di cogliere opportunità poi effettivamente manifestatesi già nel secondo trimestre”.

 

Da segnalare, in fine, il dato relativo al patrimonio complessivo: “a fine giugno 2020 la consistenza patrimoniale dei prodotti finanziari e dei servizi di investimento, distribuiti dal campione di imprese associate tramite le reti di consulenti finanziari abilitati all’o.f.s., ammonta a 614,6 miliardi di euro” si legge nel rapporto Assoreti. “La crescita congiunturale del patrimonio, pari al 7,7%, è determinata per ¼ dai volumi di raccolta netta realizzati nel trimestre e per ¾ dalle performance dei prodotti finanziari che compongono il portafoglio dei clienti delle reti”.

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