Tempo di lettura: 2min

Reti, si rivedono Titoli di Stato e obbligazioni

8/5/2022

Le tensioni internazionali e sui mercati finanziari spingono i consulenti finanziari a riconsiderare "antichi" strumenti. Perfetti per allontanare i clienti da...


Guerra, inflazione, pandemia e conseguente tensione sui mercati finanziari pesano sulle consistenze patrimoniali dell’industria delle reti di consulenza finanziaria. Secondo quanto comunicato da Assoreti, alla fine di giugno 2022 il patrimonio complessivo degli intermediari associati è pari a 731,9 miliardi di euro, un dato in flessione di 4,7 punti percentuali rispetto ai 768,2 miliardi di fine marzo 2022 e in calo dell’1,7% rispetto a giugno 2021.

 

Entrando più nel dettaglio, per quanto riguarda il risparmio gestito, le consistenze patrimoniali alla fine del primo semestre di quest’anno sono pari a 502,5 miliardi, in contrazione del 5,8% rispetto al primo trimestre 2022 (chiuso con 533,3 miliardi di patrimonio) e del 4,5% rispetto al primo semestre 2021 (525,2 miliardi di euro di asset).

 

Sul fronte del risparmio amministrato, invece, si registra una frenata rispetto al trimestre precedente ma rimane il trend di crescita se si confrontano i dati anno su anno. In particolare, secondo i dati rivelati dai Assoreti, l’industria archivi i primi sei mesi del 2022 con consistenze nell’amministrato pari a 229,4 miliardi (-4,6% rispetto ai 234,9 miliardi di marzo, +4,6% rispetto ai 219,4 miliardi di fine giugno 2021). Da segnalare, soprattutto, la resistenza della liquidità: a giugno 2022 la liquidità ammonta a 127,5 miliardi (-0,4% rispetto ai 128 miliardi di fine marzo 2022, +10% rispetto ai 15,5 miliardi di fine giugno 2021).

 

Ma proprio questa persistenza della liquidità ha portato le reti a spingere i clienti verso soluzioni amministrate più remunerative rispetto a un conto corrente/conto deposito. Dati alla mano, infatti, risulta una crescita dal primo al secondo trimestre delle consistenze patrimoniali di Titoli di Stato e Obbligazioni. I primi a fine giugno registrano un saldo pari a 18,9 miliardi, contro i 17,3 di fine marzo (+9,2% trimestre su trimestre). Le obbligazioni invece hanno raggiunto dopo i primi sei mesi quota 16,9 miliardi, contro i 15,2 di fine marzo (+11% t/t)

 

“È stato un trimestre di grande tensione per i mercati finanziari, sotto la spinta di un contesto geopolitico ed economico che continua ad essere particolarmente critico” ha commentato il presidente Assoreti Paolo Molesini. “Nonostante le difficoltà del periodo le Reti hanno continuato a gestire attivamente le risorse affidate con fiducia dai propri clienti: tra aprile e giugno gli investimenti netti in soluzioni gestite ammontano a 3,9 miliardi e quelli in titoli azionari a 1,7 miliardi mentre sono 2,7 i miliardi destinati ai titoli di Stato e 2,2 quelli investiti in obbligazioni, il tutto con un saldo negativo per la liquidità. Un comportamento attivo nell’ottica della migliore diversificazione”

 

 

 

Photo by Maxim Hopman on Unsplash

Condividi

Seguici sui social

Advisor è la prima piattaforma interamente dedicata alla consulenza patrimoniale e al risparmio gestito con oltre 38.000 professionisti già iscritti


Accedi a funzionalità esclusive e migliora la tua esperienza di navigazione


  • Leggi articoli esclusivi
  • Salva le tue news preferite
  • Partecipa ad eventi esclusivi
  • Sfoglia i magazine in anteprima

Iscriviti oggi!

Hai già un profilo? Accedi qui

Cerchi qualcosa in particolare?