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5/8/2024 | Daniele Barzaghi
Le grandi reti di consulenza finanziaria italiana riunite in Assoreti - a differenza delle sgr di Assogestioni - da questo mese hanno deciso di aumentare il livello di trasparenza nella propria comunicazione, ufficializzando i dati di raccolta in regime di fee only o fee-on-top. Argomento quanto mai d'attualità nell'industria italiana (ed europea) del risparmio.
Una novità che, seppur presenti ancora dei limiti (il principale è la mancata distizione tra le retribuzioni a parcella pura e le troppo diverse versioni della più grigia fee-on-top), racconta una progressiva evoluzione di mentalità e di modello dell'industria.
Il nuovo valore (che pure unisce la raccolta nuova “nativa a parcella" con le masse trasferite dal vecchio regime di commissioni), con la dovuta circospezione rispetto a una trasformazione cui le reti di consulenza si stanno adattando in ordine sparso e con percorsi non facilmente confrontabili (alcune società non hanno ancora ufficializzato i dati), permette di fare una prima mappatura. A partire dai dati di marzo.
Il primato mensile del gruppo Fideuram (in foto Fabio Cubelli), da 459 milioni di euro di raccolta da fee only/fee on top, è da attribuire al percorso molto avanzato di Intesa Sanpaolo Private Banking (+457 milioni) e IW P.I. (+81) rallentato dal dato della più grande Fideuram Ispb (-79).
In seconda posizione Fineco (+306) che nelle comunicazioni degli ultimi mesi ha spesso ribadito di considerare il modello a parcella come il driver determinante per la crescita futura.
Terzo è il gruppo Credem (+132 milioni), con un allineamento strategico tra i due network nel perimetro: Credem Euromobiliare PB (+84) e Credem (+48).
Molto buona, considerando anche la diversa dimensione della rete, è la performance conseguita da BNL-BNP Paribas Life Banker (+119 milioni) nell'ultimo mese sotto la guida di Luca Romano (da inizio aprile il network è stato affidato infatti a Stefano Manfrone).
Più arretrate sul fronte della raccolta a parcella appaiono ad oggi Banca Widiba (+43 milioni), un grande player come Banca Mediolanum (+26 milioni, che pure ad esempio ha fatto il record mensile di raccolta generale - superiore al miliardo - trainata dalla liquidità, qui da intendersi come nuovi conti correnti), Zurich Bank F.A. (+15) e FinInt Private Bank (+7).
Unica in negativo, con deflussi mensili delle masse in fee only e fee-on-top, è Banca Generali: -10 milioni a marzo, nella prima ufficializzazione assoluta.
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