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3/22/2016 | Marcella Persola
Parte con il segno rosso il 2016 dei fondi comuni in Europa. A gennaio secondo i dati riportati da EFAMA la raccolta è stata negativa per 16 milioni. Era da circa un semestre, ossia giugno del 2015, che la raccolta non vedeva il segno meno davanti. A cosa attribuire questa ondata di deflussi?
Secondo il report di EFAMA la principale motivazione è da ricercarsi nei deflussi dai fondi obbligazionari. Anche i fondi a lungo termine, i money market e i multi-asset, così come i fondi che investono in bond sono tutti accomunati dalla raccolta negativa. In dettaglio i fondi a lungo termine hanno visto un deflusso di 15 milioni, i money market di 1 milione, quelli multi-asset di 2 milioni e gli obbligazionari di 15 milioni.
Discorso differente invece per i fondi azionari, la cui raccolta è stata positiva per 3 milioni, così come i fondi immobiliari (+3 milioni di flussi). Il patrimonio dei fondi Ucits è pari a 7,925 miliardi alla fine di gennaio (-4,1%) mentre il patrimonio degli AIF è diminuito dell’1,5% a 5 miliardi.
Bernard Delbecque, direttore di Economics e Research di EFAMA ha commentato: “La raccolta dei fondi azionari ha registrato un netto calo in gennaio, ma rimane comunque positiva. A conferma che gli investitori di fondi azionari sono resilienti alla volatilità del mercato”. “Da un altro fronte, i deflussi netti dai fondi obbligazionari in gennaio mostrano che gli investitori sono più preoccupati riguardo i rischi dei tassi di interesse che dei prezzi delle azioni”.
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