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Fondi comuni, obbligazioni e monetari i best performer in Europa

3/3/2017 | Marcella Persola

Soprattutto sul fronte raccolta. Almeno secondo il report annuale di EFAMA, l'associazione europea dell'industria dei fondi comuni


Nel 2016 le scelte degli investitori si sono dirottate sui fondi obbligazionari e monetari. Nonostante tutti gli shock la raccolta degli UCITS è stata positiva nel corso del 2016, sebbene a livelli minori rispetto al 2014 e 2015. Così emerge dall'analisi sulla raccolta annuale dell'industria realizzata da EFAMA.

 

Se consideriamo la raccolta globale degli Ucits nell'anno si evince che risulta pari a 275 miliardi e che il mese che ha registrato la raccolta maggiore è stata agosto, seguito da luglio e ottobre, ossia tutti mesi post-Brexit. A livello di categorie come si diceva a primeggiare sono stati i fondi obbligazionari e quelli monetari che hanno raccolto nell'anno rispettivamente 114 e 107 miliardi. In dettaglio gli obbligazionari hanno registrato solo tre mesi di raccolta negativa (gennaio, febbraio e novembre) e il mese nel quale hanno raccolto maggiormente è stato agosto, seguito da luglio e aprile. I fondi monetari invece sono stati protagonisti della raccolta nel mese di ottobre e nel mese di luglio (post-Brexit quindi).

 

Andamento stabile per i fondi multi-asset che in tutto l'anno hanno generato flussi per 36 miliardi ma con un solo mese di raccolta negativa a inizio anno (gennaio 2016 con deflussi per 2 miliardi). Chiudono invece con un dato negativo i fondi azionari (-9 miliardi) con un andamento molto altalenante e un profondo rosso a giugno, proprio nel mese del referendum di Brexit a giugno con un deflusso per 21 miliardi.

 

A livello globale gli azionari e i multi-asset sono le categorie "perdenti" del 2016, colpiti soprattutto dalle incertezze che hanno interessato l'industria prima per la debole crescita, poi il referendum nel Regno Unito e infine le incertezze sul futuro che hanno indebolita la domanda di Ucits e creato volatilità sui mercati.

 

Bernard Delbecque, Director of Economics and Research ha spiegato: "L'industria dei fondi comuni europei a fine 2016 con un nuovo record nei patrimoni e buoni risultati sul fronte della raccolta, considerando l'alto livello di volatilità dei mercati finanziari e le incertezze economiche crescenti. UCITS e AIF restano dei prodotti di investimento attrattivi per gli investitori grazie alla protezione offerta dalla normativa e dai ritorni attesi in confronto a quelli alternativi dei prodotti di risparmio".

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