EFAMA interviene nuovamente sul tema della protezione degli investitori retail, questa volta in risposta al Retail Market Conduct Task Force Consultation Report di IOSCO, rapporto che l’organizzazione internazionale ha posto in pubblica consultazione lo scorso marzo, e che fornisce un quadro completo dei trend del mercato retail e degli amplificatori di rischio.

 

EFAMA illustra la sua view in particolare su alcune aree. Innanzitutto il tema social media. EFAMA ossserva che sebbene i social media possano da un lato svolgere un ruolo chiave nell'educare e democratizzare gli investimenti con un vasto pubblico retail, dall’altro ciò potrebbe portare ad avere un segmento crescente di consulenti per gli investimenti che de facto non sono regolamentati, e che operano senza un’adeguata informativa e senza nessuna supervisione. Questo sviluppo mette in evidenza le falle presenti negli attuali sistemi di consulenza finanziaria “vis-à-vis” regolamentata, che dovrebbero essere affrontati dalla IOSCO nel suo prossimo lavoro.

 

Forme più coinvolgenti di user experience, come le tecniche di gamification, dovrebbero essere sviluppate meglio, per mitigare i rischi  e promuovere un approccio incentrato sul consumatore. Se ben progettate, tali tecniche hanno il potenziale per migliorare l'accesso del retail ai prodotti finanziari e fungere da catalizzatore per attirare più investitori al dettaglio a investire in prodotti più sicuri, come i fondi d’investimento.

 

È poi di fondamentale importanza secondo EFAMA che lo stesso livello di protezione degli investitori si applichi a tutti i canali di distribuzione, gruppi di social media, piattaforme di trading e terze parti. Per questo motivo, sosteniamo che ai social media e alle piattaforme di social trading online dovrebbe essere attribuita una certa responsabilità legale.

 

Inoltre, EFAMA ritiene che informative digitali ben progettate possono fornire un'esperienza più personalizzata e consentire decisioni di investimento ben informate evitando l'eccesso di informazioni.

 

Infine, le autorità di regolamentazione dei valori mobiliari nazionali che sono membri IOSCO dovrebbero essere meglio finanziate e attrezzate per poter estendere il loro monitoraggio e la loro attività sui social media e sulle piattaforme, nonché per ottenere maggiori poteri di intervento sui prodotti.