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I danni dell’inflazione sui depositi bancari

6/29/2022

Un report di EFAMA illustra gli effetti dannosi dell’inflazione e l'enorme perdita di ricchezza subita dalle famiglie europee a causa della mancanza di un'adeguata diversificazione della loro ricchezza finanziaria


L’inflazione ha un effetto molto dannoso sui depositi bancari, e i governi dovrebbero incoraggiare, anche con incentivi fiscali, gli investitori al dettaglio a impiegare parte della loro liquidità investendo in piani pensionistici personali. E’ il richiamo di EFAMA, contenuto nell’ultimo Market Insghts dal titolo “Call for action to protect retail investors against inflation”. Oltre a mettere in evidenza gli effetti negativi dell’inflazione, il report illustra anche il costo/opportunità di un accantonamento eccessivo di risparmio nei depositi bancari.

 

EFAMA osserva che la stragrande maggioranza delle famiglie europee continua a mantenere una quota sproporzionatamente elevata della ricchezza in depositi bancari. Tra fine 2016 e fine 2021, l'ammontare dei risparmi detenuti in depositi bancari in Europa è aumentato da 10.321 a 13.375 miliardi di euro, così come è aumentata la quota media dei depositi nella ricchezza delle famiglie, che ha visto un incremento dal 37,0% al 38,1%. Si tratta però di un’allocazione inefficiente: anno dopo anno, in un contesto di bassi tassi di interesse il valore dei risparmi depositati in banca viene eroso dall’inflazione. Secondo i dati contenuti nel report, il potere d'acquisto dell'ammontare complessivo dei depositi bancari a fine 2016, che corrispondeva a 10.321 miliardi di euro, a fine 2021 è sceso a 9.515 miliardi di euro. Tenendo conto delle ultime stime elaborate dalla Commissione europea, che prevedono per quest’anno un’inflazione al 6,8% nell’Unione europea, la perdita di potere d'acquisto raggiungerà i 1.412 miliardi di euro entro la fine di quest'anno, che si traduce in 2.779 euro in media per nucleo familiare.

 

EFAMA rileva che il costo opportunità si amplia ulteriormente se si considera cosa sarebbe accaduto se le famiglie avessero impiegato i risparmi in altre attività finanziarie diverse dalla liquidità.  Se a fine 2016 avessero ridotto al 25% la quota della loro ricchezza parcheggiata dei depositi e investito l’eccedenza risultante per metà in fondi Ucits obbligazionari e per l’altra metà in fondi azionari la ricchezza finanziaria avrebbe potuto aumentare di 711 miliardi di euro entro la fine del 2022. Se tale spostamento di portafoglio fosse avvenuto alla fine del 2001, l’incremento sarebbe stato pari a 1.505 miliardi di euro, nonostante i crolli di borsa del 2002 e del 2008.

 

Tali stime considerano la performance netta annuale in termini reali dei fondi azionari e obbligazionari OICVM nel periodo 2002-2022 e presuppongono che la performance media nel 2022 sia pari alla perdita osservata nel periodo gennaio-aprile 2022. 

 

Con queste evidenze il report di EFAMA illustra l'enorme perdita di ricchezza subita dalle famiglie europee a causa della mancanza di un'adeguata diversificazione della loro ricchezza finanziaria, sottolineando al contempo l'effetto altamente dannoso che l'inflazione ha sui depositi bancari e sulla ricchezza finanziaria in generale. Date tali premesse EFAMA lancia un appello all’azione per promuovere l’unione dei mercati dei capitali. Allo scopo di proteggere gli investitori al dettaglio dall'inflazione, gli Stati membri dovrebbero considerare la possibilità di predisporre uno specifico vantaggio fiscale per incoraggiare le persone a trasferire parte dei loro risparmi dai depositi bancari a prodotti pensionistici personali, in particolare nei PEPP (pan-European Personal Pension Product). Seguire questo approccio trasformerebbe quello che attualmente è un problema - la perdita di reddito legata all'enorme quantità di risparmi parcheggiati nei depositi bancari, in un contesto di inflazione in aumento e tassi di interesse molto più bassi - in un'opportunità unica per aumentare il potenziale ritorno sui risparmi delle famiglie e consolidare il livello delle loro entrate al momento della pensione. Per incoraggiare le persone ad agire rapidamente, l'istituzione del vantaggio fiscale dovrebbe essere limitato nel tempo e potrebbe essere parte di una campagna per aumentare la consapevolezza delle persone sul costo opportunità di mantenere una quantità eccessiva di risparmi su conti correnti e depositi.

 

“ Un tale approccio aiuterebbe a realizzare l'obiettivo generale della Capital Market Union di rendere l'UE un luogo ancora più sicuro dove le famiglie possono risparmiare e investire a lungo termine” ha commentato Bernard Delbecque, senior director di EFAMA. “Dovrebbe anche essere visto come una risposta politica concreta all'invecchiamento della popolazione e un'importante opportunità per promuovere il PEPP. "

 

 “Incoraggiare le famiglie a focalizzarsi sulla creazione di ricchezza a lungo termine e a raggiungere un reddito pensionistico adeguato dovrebbe essere una priorità fondamentale per i policymakers”  ha aggiunto Tanguy van de Werve, director general. “Ci auguriamo che la prossima strategia per l’investimento retail includa misure e raccomandazioni significative per incoraggiare i cittadini a utilizzare meglio i propri risparmi. Questi dovrebbero includere una maggiore sensibilizzazione dei risparmiatori sull'impatto che l’inflazione ha sul valore della loro ricchezza duramente conquistata e l’incentivo a investire il loro denaro in prodotti di investimento a lungo termine".

 

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