Fondi europei, gli investitori tornano prudenti

Dopo il forte rimbalzo di gennaio, a febbraio la raccolta dell’industria ha segnato un deciso rallentamento, sulla scorta dei timori per crescita e inflazione. I dati mensili di EFAMA
26/04/2023 | Paola Sacerdote

Battuta d’arresto per l’industria del risparmio gestito europeo, che dopo il forte rimbalzo di gennaio, a febbraio ha registrato un deciso rallentamento della raccolta dei fondi. È quanto rileva l’ultimo report di EFAMA, che mensilmente fornisce i dati sui flussi di fondi aperti e alternativi a livello europeo e per paese di domiciliazione.

 

Entrando nel dettaglio delle principali evidenze emerse nel secondo mese dell’anno, complessivamente i fondi aperti e i fondi alternativi (FIA) hanno registrato afflussi netti per 2 miliardi di euro, in diminuzione rispetto ai 29 miliardi del mese precedente.

 

Focalizzandosi sui fondi aperti, la raccolta è crollata tra gennaio e febbraio da 43 miliardi a 3 miliardi di euro. I fondi a lungo termine (esclusi i fondi del mercato monetario) hanno registrato afflussi netti per 15 miliardi di euro, in calo rispetto ai 54 miliardi di gennaio 2023. A livello di singole asset class, al primo posto per raccolta troviamo i fondi obbligazionari con 15 miliardi di afflussi, contro i 29 miliardi del mese di gennaio,  seguiti dai fondi azionari con investimenti netti per 2 miliardi, in netto calo rispetto ai 23 miliardi del mese precedente. I fondi multi-asset hanno invece registrato deflussi netti per 5 miliardi di euro, in controtendenza rispetto al mese precedente che aveva visto afflussi netti per 2 miliardi di euro.

 

 Anche i fondi monetari hanno chiuso il mese di febbraio in rosso, registrando deflussi netti per 12 miliardi di euro ,replicando l’andamento del mese precedente.

 

 Prosegue infine  la striscia negativa infine per i fondi alternativi, che a febbraio hanno registrato deflussi netti per un miliardo di euro, dopo i deflussi netti pari a 14 miliardi nel mese di gennaio.

 

 Complessivamente, a fine febbraio il patrimonio netto totale di fondi aperti e alternativi ​​è diminuito dello 0,3% attestandosi a 19.613 miliardi di euro.

 

"Dopo un forte rimbalzo registrato a gennaio, le vendite nette di fondi aperti sono diminuite bruscamente a febbraio a causa delle crescenti preoccupazioni per le prospettive di crescita globale e per l'inflazione di base vischiosa, che ha aumentato la cautela degli investitori" ha commentato Bernard Delbecque, senior director for economics and research dell'associazione europea.

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