"L’Albo avrebbe dovuto partire nel giugno del 2008. Sono passati ben 6 anni a forza di rinvii e proroghe che hanno congelato un’intera categoria professionale non permettendo lo sviluppo di una attività che ha dimostrato in questi anni di poter realmente generare benefici per gli investitori". Così Nafop, associazione che riunisce i fee only italiani, ha commentato la mancata nascita dell'Albo Unico della Consulenza e, soprattutto, la situazione di clandestinità forzata dei consulenti finanziari indipendenti. 

 

"In questa vicenda vergognosa ognuno deve assumersi le proprie responsabilità specialmente di fronte alle migliaia di clienti che in questi anni hanno deciso di avvalersi dei consulenti e delle società di consulenza finanziari indipendenti fee only" continua l'associazione guidata da Cesare Armellini (nella foto). "Questi investitori rischiano di essere danneggiati dall’inefficienza della macchina burocratico amministrativa dello Stato, che non ha ancora portato alla definizione compiuta della figura professionale".

 

 

Ma la convinzione/speranza che l'ultimo rinvio all'Albo sia realmente  "stop tecnico, come è stato da più parti definito" è alta e da Nafop fanno sapere di aver avuto rassicurazioni circa l’inserimento immediato in altri veicoli legislativi del testo in questione che dovrebbe quindi vedere la luce entro pochi giorni. "Se così non fosse, saremo costretti ad andare fino in fondo per individuare e denunciare i responsabili, non solo di fronte alla categoria dei consulenti indipendenti e dei propri clienti, ma anche di fronte all’intera opinione pubblica" concludono da Nafop.

 

 

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