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Fondi italiani, cambia la tassazione

2/15/2011 | Italo Marchesi

Nuovo regime fiscale per gli Oicvm di diritto italiano. Si passa dalla tassazione sul maturato a quella sul realizzato. A stabilirlo il maxiemendamento al milleproroghe. Ora manca solo...


EQUIPARAZIONE. Novità in arrivo per i fondi comuni di investimento. La tanto attesa equiparazione fiscale tra strumenti di diritto italiano ed esteri finisce nel maxiemendamento al decreto milleproroghe che ha ottenuto la fiducia nella mattina di mercoledì 16 febbraio. Secondo quanto emerge dalla relazione tecnica del maxiemendamento al milleproroghe, al fine di "unificare il regime fiscale attualmente esistente per gli organismi di investimento collettivo in valori immobiliari (Oicvm) residenti in Italia e quelli residenti in altro stato membro dell'Unione europea e conformi alle direttive comunitarie in materia" è previsto per i fondi nazionali il passaggio "dalla attuale tassazione del maturato in capo ai fondi, alla tassazione del realizzato in capo ai sottoscrittori delle quote del fondo".
 
DAL MATURATO AL REALIZZATO. Attualmente la tassazione avviene "col criterio della maturazione, in base al quale la società di gestione preleva annualmente, a titolo di imposta definitiva, un ammontare pari al 12,5% sul risultato annuo conseguito dal fondo". Con il passaggio alla tassazione al momento della realizzazione, invece, "il reddito generato dal fondo sarà tassato solo al momento dell'effettiva percezione da parte del sottoscrittore".
 
IL MAXIEMENDAMENTO. Il cambio della disciplina fiscale dei fondi comuni di investimento è solo una delle numerose modifiche che hanno trasformato il milleproroghe, al primo passaggio parlamentare, in un decreto "omnibus".  Già il lavoro delle commissioni Affari costituzionali e Bilancio del Senato aveva modificato nella sostanza il decreto legge, introducendo numerose norme e modificando quelle già contenute nel provvedimento. Con il maxiemendamento, sul quale il governo ha posto la fiducia, sono state recepite tutte le misure approvate dalle commissioni e, in aggiunta, sono arrivate anche altre importanti novità, come gli aiuti per gli istituti di credito, in vista dei nuovi parametri fissati da Basilea 3, e gli acconti per i comuni in attesa dell'attuazione del federalismo municipale. Il voto di fiducia sul provvedimento, inizialmente fissata per la sera di martedì 15 febbraio, è slittato a mercoledì mattina. Il provvedimento passerà ora alla Camera per la seconda lettura. 

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