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10/26/2013 | Francesco D'Arco
I consulenti finanziari (ex-promotori finanziari) italiani non ha nulla da invidiare ai colleghi americani. A livello internazionale pf nostrani e financial planner statunitensi sono quelli che registrano il tasso di crescita più elevato. Rispetto a un media internazionale del 60%, in Italia e negli USA il 75% dei professionisti della consulenza finanziaria ha registrato una crescita del business durante gli ultimi anni. Nonostante la crisi finanziaria.
A rivelarlo la ricerca "2013 Global Survey of Financial Advisors" realizzata da Natixis Global Asset Management a livello internazionale.
Ma qual è l'arma in più dei consulenti finanziari (ex-promotori finanziari) italiani? L'organizzazione del tempo. Sempre secondo quanto emerso dall'indagine, infatti, l'attività dei financial advisor italiani si sviluppa nell'ambito di tre differenti aree: la costruzione di portafogli che siano in grado di soddisfare il profilo rischio/rendimento del cliente; la comprensione della propensione al rischio dell’investitore; l’analisi della situazione macro-economica generale e dell’andamento dei mercati.
Tre componenti che per il 63% degli intervistati rappresentano oggi il cuore dell'attività e che si traducono, concretamente in 52 ore al mese di incontri con i clienti già in essere o potenziali. Un dato che risulta superiore alla media internazionale, ferma a 49 ore mensili.
L'altra arma in più dei consulenti (ex-promotori) nostrani risiede, invece, nel tempo dedicato ai media, e in particolare, ai social. Secondo la ricerca, infatti, i consulenti italiani dedicano mensilmente 15 ore di tempo alla ricerca di informazioni e alla gestione dei social. La ricerca di nuovi clienti (14 ore al mese) e l'attività amministrativa (11 ore al mese) completano la giornata tipo del consulente finanziario (ex-promotore finanziario).
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