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Fondi comuni: qualità e raccolta vanno di pari passo?

3/30/2015

La risposta arriva dall'Osservatorio sui Risparmi delle famiglie italiane di Gfk Eurisko e Prometeia, presentato al Salone del Risparmio 2015 e, nel quale, si parla anche del futuro della consulenza nell'era tecnologica.


Ma oggi gli asset manager sono davvero in grado di generare valore? Secondo la XIX edizione dell'Osservatorio sui Risparmi delle famigli italiane di GfK Euriko e Prometeia, presentato in occasione del recente Salone del Risparmio la risposta non è sempre positiva. "Se si guarda alla qualità dell'offerta emergono subito tre evidenze" hanno chiarito gli esperti di Prometeia. "La prima la presenza di extra-rendimenti rispetto all'indice privo di rischio utilizzato per realizzare le nostre osservazioni, ma non si registra, mediamente, un extra-rendimento rispetto al benchmark di riferimento".

 

In secondo luogo, continuano gli esperti, "i fondi più grandi non vantano oggi i rendimenti migliori. E se guardiamo l'andamento dell'asset class flessibile, oggi molto presente nei portafogli degli italiani, emerge una qualità molto differenziata". Infine, l'Osservatorio conferma che ad oggi, "la qualità è superiore per i fondi esteri". "Siamo di fronte ad un'ampia dispersione di risultati, c'è quindi ancora molto da fare quando si parla di qualità" hanno spiegato i ricercatori di Prometeia che, proprio a causa di questa dispersione, ritengono oggi necessaria l'attività di consulenza.

 

Un'attività che, dati alla mano, sembra essere efficace in questo momento: "l'orientamento della raccolta sembra essere indirizzato effettivamente ai prodotti migliori". Ma attenzione, dal momento che ad oggi la quota di investitori continua ad esser praticamente invariata e ferma al 28% delle famiglie italiane (con un picco massimo del 14% nel Nord Italia e minimo del 4% nel Sud Italia), è evidente, secondo Fabrizio Fornezza di GfK Eurisko che "quando si parla di consulenza si deve ripensare alle interazioni tra consulente finanziario (ex-promotore finanziario) e cliente".

 

Detto in altre parole: "il modello della promozione finanziaria non può rimanere fermo ma deve aggiornarsi di continuo. Soprattutto visto il prepotente ingresso della tecnologia. Tecnologia che, però, non porrà la parola fine alla fisicità della relazione tra pf e cliente finale. Secondo l'Osservatorio sui Risparmi delle famiglie italiane presentato al Salone del Risparmio 2015 da GfK Eurisko e Prometeia, consulenza, relazione e persino i luoghi fisici saranno i protagonisti dei prossimi anni, a patto di sapere interpretare i bisogni dei clienti, usando con la giusta sapienza anche la tecnologia.

 

Una tendenza che non sembra solo local, in forme ovviamente diverse si ritrova in altri paesi evoluti. La graduatoria delle attese di investimento della clientela italiana ed americana, ad esempio, mostra come le attese di miglioramento del luogo fisico (agenzia bancaria, ma anche assicurativa, l’ufficio di un consulente (ex-promotore) o consulente finanziario) sono in alto nella classifica non solo da noi. Di certo, quindi, lo sviluppo della tecnologia dovrà fare i conti con i bisogni degli esseri umani. In altre parole, vendita, consulenza, relazione saranno attività ancora per un po’ riservate a noi umani.

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