La delibera della Consob, che ha sanzionato Poste Italiane, conferma l'attenzione dell'Autorità nei confronti del mercato, che potrà definirsi davvero efficiente quando la tutela del risparmiatore sarà la linea guida cui tutti gli operatori decideranno di attenersi. Desta certamente sorpresa, e deve farci molto riflettere che la delibera faccia espressamente riferimento a violazione delle norme sui conflitti di interesse, ma ancor di più che siano state riscontrate mancanze nelle procedure di verifica della adeguatezza connessa alla prestazione del servizio di consulenza.

 

E tutto questo, è la Consob a dirlo, utilizzando un sistema teso ad orientare il collocamento dei prodotti non già rispetto le esigenze della clientela, ma per conseguire i migliori risultati commerciali, massimizzando evidentemente i costi per il cliente probabilmente poco avveduto.

 

Se questo è avvenuto recentemente, l'osservazione di Consob riguarda il periodo 2013/2014, significa che ancora c'è molto da fare in tema di trasparenza e correttezza per gli intermediari, ma anche di educazione finanziaria per i risparmiatori. Sorprende ancor di più, voglio dirlo con estrema chiarezza, la sanzione irrogata, soltanto sessantamila euro ad un gigante come Poste Italiane. Probabilmente l'Autorità solo questo poteva fare riguardo la fattispecie, ma se pensiamo alla durezza dei provvedimenti per altri operatori in circostanze in qualche caso assimilabili, qualche perplessità probabilmente è lecita averla.

 

La pena, non lo dico io, deve essere afflittiva, altrimenti non viene compresa e si rischia di essere forti con i deboli e deboli con i forti. Livellare il piano di gioco significa anche questo, la tutela del mercato ha bisogno di credibilità.

 

Elio Conti Nibali - Candidato alle elezioni Anasf con la lista "Salto di Qualità: Consulenti per il Cambiamento"