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11/9/2015 | Redazione Advisor
Oltre al taglio di 12.000 posti di lavoro UniCredit sta valutando la dismissione di alcuni asset per evitare un nuovo aumento di capitale. La banca di Piazza Gae Aulenti, come riporta oggi il Wall Street Journal, è da qualche tempo sotto pressione per adottare misure più radicali per migliorare la sua situazione patrimoniale. Mercoledì alzerà il velo sulla nuova strategia insieme in occasione della pubblicazione dei conti del terzo trimestre.
Secondo il quotidiano finanziario americano, il nuovo piano includerebbe un taglio dei costi concentrato sulla sua divisione tedesca e austriaca, la divisione con i minori margini all'interno del gruppo e la probabile cessione del business italiano nel campo del leasing.
La banca, inoltre, punterà a maggiori ricavi da commissione, in parte spingendo la commercializzazione di più prodotti assicurativi e nel campo delle gestioni patrimoniali presso le sue filiali, ma anche a ridurre l’organico una volta completata l'alleanza di Pioneer con Santander Asset Management. Stando a quanto riporta il Financial Times, la vendita di asset da parte di UniCredit potrebbe includere anche la partecipazione in FinecoBank e Pioneer. L'anno scorso, in vista degli stress test europei, la banca ha effettuato grandi pulizie di bilancio e registrato una perdita nel quarto trimestre di 15 miliardi di euro, il maggior rosso della sua storia.
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