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12/17/2015 | Redazione Advisor
Dopo l'Anasf anche Federpromm interviene sul tema dei risparmiatori colpiti dal salvataggio delle banche del territorio. "La “chiarezza” con cui l'intermediario (banca o sim) sottopone un servizio di investimento ad un cliente dovrebbe essere racchiusa in poche pagine con caratteri ben evidenziati sui rischi e sulle caratteristiche del prodotto,senza dare adito ad equivoci o addirittura affidandosi alle indicazioni della banca o del consulente (ex-promotore)-consulente finanziario" spiega in una nota il segretario generale Manlio Marucci che afferma: "In questi giorni una campagna ostile viene fatta nei confronti del personale dipendente del sistema bancario e in particolare sui consulenti finanziari (ex-promotori finanziari), su cui scaricare responsabilità proprie e in parte degli Organismi di vigilanza. Va rimarcato a tutta l'opinione pubblica che i consulenti (ex-promotori)-“consulenti finanziari”, in attesa dell'approvazione dell'albo specifico, sono una categoria sana e professionalmente responsabile, che esplicano un lavoro difficile e spesso precario,stretto da vincoli del “monomandato” e di tutele reali con tutte le ricadute che questo implica. Ne è prova la cancellazione dei consulenti “fee only” dalla pdl in esame alla Camera con la legge di stabilità che vanificherà una ulteriore possibilità di alleggerire il mercato finanziario dal conflitto di interessi e di operare con maggior trasparenza a tutela dei risparmiatori. Per questo – conclude Marucci - è necessario che tutte le Organizzazioni rappresentative degli operatori del mercato finanziario,creditizio ed assicurativo si facciano carico di una azione congiunta per sollecitare il Governo e le Istituzioni a mettere fine a queste rapine scientificamente organizzate".
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