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1/20/2016 | Redazione Advisor
Se le aspettative dei clienti serviti da strutture private divergono da quelle dei clienti potenziali (leggi) è anche perché il livello di conoscenza dei servizi offerti è differente. Entrambi i gruppi sanno di avere un referente dedicato, punto di riferimento e interlocutore per tutte le necessità (98% vs 90%). Tuttavia, secondo un’indagine realizzata dall’ufficio studi dell’Aipb, l’80% dei già clienti si aspetta che dietro al banker ci sia un team di esperti; la percentuale di chi la pensa allo stesso modo è nettamente inferiore tra coloro che non sono serviti da strutture ad hoc, 47%.
Il divario è significativo anche in tema di tutela del patrimonio: l’86% dei già clienti riconosce il servizio tra quelli offerti dalla propria banca private, è il 61% tra le famiglie che non si avvalgono di una private bank come referente principale per i propri investimenti. L’analisi dell’Aipb rileva una diversa consapevolezza anche su altre materie: l’accesso a servizi personalizzati in base alle proprie caratteristiche (già clienti 65% vs potenziali 61%), la possibilità di ricevere una consulenza fiscale/legale sulla trasmissione del patrimonio agli eredi (67% vs 45%) o in tema d'investimenti immobiliari (66% vs 46%), un servizio di advisory in grado di abbracciare l’intero bilancio familiare (85% vs 67%) e l’eventuale partecipazione a incontri formativi o informativi su temi di natura finanziaria (93% vs 82%).
Il 90% dei già clienti ritiene che le private bank offrano la possibilità di ottenere performance migliori; tra le famiglie servite da altre strutture è l’84 per cento.
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