Tempo di lettura: 2min

"Troppe anomalie sul mercato, ma sell-off non giustificato"

1/22/2016 | Massimo Morici

Liquidare in questo momento i titoli azionari porterebbe a perdite senza la possibilità di sfruttare un possibile rimbalzo, avverte Larry Hatheway, capo economista e head of multi-asset portfolio strategy di GAM


Non sono poche le anomalie sui mercati di questo particolare periodo storico. La recente correlazione tra il prezzo del greggio e la performance del mercato azionario è anomala: la correlazione giornaliera tra i prezzi spot del WTI e l’indice S&P500 è quasi raddoppiata rispetto alla media di lungo periodo e al momento si attesta a livelli propri di una recessione. A farlo notare è di Larry Hatheway, capo economista e head of multi-asset portfolio strategy di GAM.

L'esperto sottolinea inoltre che storicamente "il crollo del prezzo del greggio ha avuto un impatto positivo sull’economia globale, dato l’effetto redistributivo del potere d’acquisto dai paesi produttori ai paesi consumatori", mentre ora  i mercati hanno deciso di focalizzarsi sugli immediati effetti negativi di un prezzo del greggio inferiore, senza guardare ai potenziali futuri risvolti positivi.

"Con il sell-off sui mercati che continua a estendersi, diventa sempre più difficile trovare un riscontro sui fondamentali per i movimenti di mercato. Anche i settori che non sono influenzati dal prezzo del greggio e che subiscono solo marginalmente l’influenza della Cina come, ad esempio, l’healthcare (-11% da inizio anno), si stanno muovendo all’unisono con il resto del mercato. Da un punto di vista macroeconomico, seppure le condizioni di crescita globali siano state deludenti rispetto alle aspettative del consenso, queste non si stanno deteriorando in maniera coerente con i movimenti di mercato" spiega Hatheway.

L'economista non è pessimista: i settori più sensibili nell’economia mondiale come, ad esempio, il comparto manifatturiero, "suggeriscono l’avvicinarsi di un periodo di stasi piuttosto che di una recessione". L’impostazione delle politiche economiche nelle economie avanzate rimane di supporto, in particolar modo in Europa e in Giappone. "Sospettiamo che i dati macro saranno di supporto, almeno per quanto riguarda i Paesi del G3, anche se restiamo cauti riguardo a possibili sorprese negative in Cina" aggiunge l'esperto.

In termini di gestione del portafoglio, quindi, per Hatheway liquidare in questo momento i titoli azionari "porterebbe solo all’effetto indesiderato di portare a bilancio le perdite perdendo, contestualmente, la possibilità di partecipare al rimbalzo tanto suggerito dai dati fondamentali. In quest’ottica, infatti, la nostra strategia si basa sul non prendere decisioni affrettate per limitare il rischio. Invece, siamo più inclini a ricollocarci nuovamente, in maniera tattica, sull’azionariato globale quando noteremo una diminuzione delle pressioni sul mercato".

Condividi

Seguici sui social

Advisor è la prima piattaforma interamente dedicata alla consulenza patrimoniale e al risparmio gestito con oltre 38.000 professionisti già iscritti


Accedi a funzionalità esclusive e migliora la tua esperienza di navigazione


  • Leggi articoli esclusivi
  • Salva le tue news preferite
  • Partecipa ad eventi esclusivi
  • Sfoglia i magazine in anteprima

Iscriviti oggi!

Hai già un profilo? Accedi qui

Cerchi qualcosa in particolare?