Tempo di lettura: 2min

HSBC teme i risvolti di una ‘hard-Brexit’

1/19/2017

Le novità sul tema Brexit sono l’oggetto del report di HSBC Global Research di gennaio


Le novità sul tema Brexit sono l’oggetto del report di HSBC Global Research di gennaio. Come era stato ampiamente previsto, Theresa May ha dichiarato che i suoi obiettivi per il Regno Unito post-Brexit sono incompatibili con una piena membership nel mercato unico. Ci si muove ora verso una ‘hard-Brexit’, con il governo britannico non disposto a rinunciare alla capacità di tagliare l’immigrazione e di sottrarsi alla giurisdizione della Corte di Giustizia dell’Unione Europea. In tal modo, il Regno Unito manterrebbe la possibilità di stringere accordi di libero scambio con altri paesi extra-UE. La May spera comunque di mantenere l’accesso ad alcuni settori, come l’automobilistico, nonostante la sua strategia in questo senso rimanga ancora vaga.

 

I toni del discorso sono stati concilianti, sebbene siano emerse alcune minacce velate all’UE in caso di un fallimento delle negoziazioni. Il discorso tenuto dalla premier mette in luce il fine ultimo di un Regno Unito globale e ‘aperto al mondo’. Lo scenario è quindi in linea con le attese e con le informazioni trapelate negli ultimi giorni. Di nuovo c’è che entrambe le camere del parlamento voteranno sull’accordo finale con l’Unione Europea.

 

Il destino del settore finanziario britannico rimane in balia delle speculazioni, con il suo accesso al mercato europeo ancora incerto. Gli strategisti del gruppo bancario hanno dichiarato che la sterlina si sta comportando come una ‘sonda’ delle attese del mercato sulla Brexit. Ovviamente, la retorica di una hard-Brexit mette pressione al ribasso sulla sterlina, mentre ci si aspetta una crescita dell’inflazione, con l’indice dei prezzi al consumo (CPI) che cresce sopra le attese (1,6%), il massimo da luglio 2011. Questo aspetto ha già messo in allerta la BoE, la quale ha dichiarato che la sua tolleranza all’inflazione ha dei limiti. Gli esperti credono che un’inflazione più alta non sarà bilanciata da una crescita dei salari, creando così uno scompenso nei redditi. Inoltre, finché gli accordi commerciali non saranno più chiari, le imprese manterranno un approccio di ‘aspetta e spera’. Questi fattori sembrano tutti presagire a un rallentamento della crescita del Regno Unito nel 2017.

Condividi

Seguici sui social

Advisor è la prima piattaforma interamente dedicata alla consulenza patrimoniale e al risparmio gestito con oltre 38.000 professionisti già iscritti


Accedi a funzionalità esclusive e migliora la tua esperienza di navigazione


  • Leggi articoli esclusivi
  • Salva le tue news preferite
  • Partecipa ad eventi esclusivi
  • Sfoglia i magazine in anteprima

Iscriviti oggi!

Hai già un profilo? Accedi qui

Cerchi qualcosa in particolare?