Tempo di lettura: 3min

Bill Gross: se termina il QE, inizia l'Apocalisse

2/9/2017

Il guru dei bond prevede una catastrofe se il quantitative easing dovesse terminare


Secondo il guru dei bond Bill Gross, la crescita dei bilanci delle banche centrali da 2.000 a 12.000 miliardi di dollari dal 2003 ad ora è un qualcosa di sensazionale. Le banche non solo hanno acquisito 10.000 miliardi di bond, ma hanno anche abbassato i tassi di interesse a zero ed oltre. Tutto questo per salvare la nostra economia basata sulla finanza e alzare il prezzo degli asset su cui questo modello si sostiene. Come ogni investitore ammetterebbe, queste politiche agiscono come una panacea, alzando i prezzi degli asset e generando un accenno di crescita. Tuttavia, durante il processo il capitalismo è stato distorto: il risparmio è stato disincentivato perché i ritorni sono troppo bassi per replicare i rendimenti storici; il debito continua a crescere relativamente al PIL; il sistema finanziario non è stato purificato né riportato a un livello di equilibrio tra rischio e rendimento.

 

Con lo scopo di tenere sotto controllo la volatilità e di sostenere il prezzo degli asset, i banchieri potrebbero trovarsi intrappolati in un eterno ciclo di quantitative easing. La fine degli stimoli, come è successo alla Fed negli ultimi anni, dovrà essere sostituita da un continuo flusso di acquisti di asset (azioni e bond) da parte di altre banche centrali. Quando potranno le banche centrali rivendere sul mercato gli asset accumulati? La risposta è mai. Un bilancio di una banca centrale da 12.000 miliardi è permanente, e ora cresce al tasso di oltre 1000 miliardi all’anno, grazie alla BCE e alla BOJ.

 

Gli investitori devono capire che sono questi i soldi che permettono il funzionamento del sistema. Senza di essi, anche le politiche di tassi a zero sono come il metadone – ammazzano il desiderio ma non curano la dipendenza. Ma tutto questo cosa significa? Che un treasury statunitense di 10 anni che rende il 2,45%, rimane a 2,45% perché la BCE e la BOJ comprano 150 miliardi di dollari di bond al mese e molti di quei soldi confluiscono poi dai bund e dai governativi giapponesi ai treasury americani. Senza metadone, i mercati azionari e obbligazionari globali crollerebbero, provocando disastri impensabili. Senza il QE, il treasury salirebbe rapidamente a 3,5% e l’economia americana tornerebbe in recessione. Non c’è nulla di sbagliato nel continuare il programma di stimoli, se necessario. L’interesse guadagnato sui 12.000 miliardi di dollari sta già venendo scaricato dalle banche centrali alle autorità fiscali dei governi. Questo però significa che le politiche fiscali e monetarie hanno unito le forze e che il governo, non il settore privato, sta finanziando le proprie spese. Non c’è discriminazione tra rischio e rendimento. Se prima investimenti nell’economia reale erano più profittevoli, ora conviene ricomprare l’azionariato. Inoltre, risparmiatori privati, fondi pensione e compagnie di assicurazione non possono ottenere i rendimenti necessari per mantenere solvibilità a lungo termine.

 

L’Apocalisse finanziaria è posposta man mano che il consumo procede e i risparmi vengono soppressi. Per ora, gli investitori devono accettare questo metadone. Il QE continuerà anche se la dose diminuirà in anni futuri. Questo però ha creato e creerà un equilibrio capitalistico malsano, che un giorno bisognerà affrontare. I rendimenti cresceranno gradualmente, ma lo faranno da una base artificialmente bassa grazie alla generosità delle politiche delle banche centrali. Questa, però, non è una buona cosa.

Condividi

Seguici sui social

Advisor è la prima piattaforma interamente dedicata alla consulenza patrimoniale e al risparmio gestito con oltre 38.000 professionisti già iscritti


Accedi a funzionalità esclusive e migliora la tua esperienza di navigazione


  • Leggi articoli esclusivi
  • Salva le tue news preferite
  • Partecipa ad eventi esclusivi
  • Sfoglia i magazine in anteprima

Iscriviti oggi!

Hai già un profilo? Accedi qui

Cerchi qualcosa in particolare?