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UniCredit: nel 2016 segna un rosso di quasi 12 miliardi

2/9/2017

Ricavi stabili a 19 miliardi di euro. Lo scorso anno la banca ha chiuso 273 sportelli in Europa e mandato a casa circa 2.800 dipendenti


UniCredit ha chiuso il 2016 con un rosso, già annunciato, pari a 11,8 miliardi rispetto all'utile di 1,7 miliardi nel 2015. Nel solo quarto trimestre l'istituto ha registrato una maxi perdita di 13,6 miliardi rispetto a un utile di 153 milioni nello stesso periodo del 2015. Escludendo le poste non ricorrenti, si legge in una nota, l'utile 2016 si sarebbe attestato a 1,3 miliardi, mentre negli ultimi quattro mesi dell'anno si sarebbe comunque registrata una perdita di 352 milioni, per effetto di minori ricavi e di un aumento delle rettifiche su crediti.

I ricavi, invece, sono rimasti sostanzialmente stabili nel 2016 a 18,8 miliardi (-0,3%), con interessi netti a 10,3 miliardi (-5,6%) e commissioni nette a 5,5 miliardi (-1,1%). I costi operativi sono saliti dell'1,5% a 12,5 miliardi, per un rapporto cost/income salito al 66,2%. Sul fronte patrimoniale il coefficiente Cet1 è all'11,15% dopo l'aumento di capitale da 13 miliardi e superiore al 12% includendo anche le cessioni di Pioneer e Bank Pekao (era al 7,54% prima ell'aumento). Tornando al conto economico, le rettifiche su crediti nel 2016 sono salite a 12,2 miliardi, di cui 9,6 miliardi solo nel quarto trimestre che includono 8,1 miliardi di rettifiche non ricorrenti.

"Il 2016 è stato un anno cruciale per UniCredit. Abbiamo intrapreso numerose azioni incisive per superare le eredità negative del passato e le criticità operative in modo da assicurare il successo futuro del gruppo. Continueremo a rafforzare il nostro semplice modello di business di banca commerciale paneuropea che beneficia di una Divisione Cib interamente integrata, al contempo continuando a fornire l'accesso alla nostra rete senza eguali nell'Europa Occidentale e Centro Orientale ai nostri 25 milioni di clienti" ha commentato l'a.d. Jean Pierre Mustier (nella foto). 

La banca ha nuovamente confermato tutti gli obiettivi del piano industriale fino al 2019 presentato lo scorso 13 dicembre. A inizio febbraio UniCredit ha lanciato l'aumento di capitale interamente garantito da un consorzio di banche per 13 miliardi di euro e firmato accordi con i sindacati per un piano di 14.000 esuberi da completare a partire da adesso ed entro la fine del 2019. Lo scorso anno il gruppo ha chiuso 273 sportelli in Europa Occidentale (93 nel solo quarto trimestre). A fine dicembre i dipendenti del gruppo erano 2.778 in meno rispetto a un anno prima, con una riduzione di 959 unità negli ultimi tre mesi dell'anno.

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