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GAM, la revisione al rialzo degli utili continua

3/14/2017

Il riscontro ottenuto dai dirigenti delle società suggerisce che le revisioni degli utili tra le società cicliche siano destinate a proseguire


Se fino a qualche tempo fa le revisioni al rialzo degli utili erano riscontrabili solitamente tra i titoli difensivi, che riuscivano a rinforzare i propri bilanci nonostante la debolezza del contesto macroeconomico, oggi sembrano prevalere le componenti più aggressive e cicliche del mercato, tra cui banche, costruttori e alcuni titoli industriali. Il riscontro ottenuto dai dirigenti delle società suggerisce che le revisioni degli utili tra le società cicliche siano destinate a proseguire, indicando delle similitudini in questa inversione di tendenza della dinamica dei prezzi con quanto accaduto nel 2009, basata sul cambiamento dell'economia reale.

 

Gianmarco Mondani (nella foto), cio del team azionario non direzionale di GAM, dichiara: “Continuiamo ad avere fiducia in alcuni dei temi su cui puntiamo da un po' - crescita strutturale, solidità dei bilanci e crescita sottostante nei mercati di riferimento. Adesso ci stiamo però concentrando anche sulla ripresa nel settore delle costruzioni; sulle banche - sia quelle che possono partecipare alla crescita del mercato dei prestiti, sia quelle che provengono da precedenti storie di ristrutturazione e che mostrano una rinnovata solidità in seguito alla ricapitalizzazione - così come sulla ritrovata attività nelle esplorazioni petrolifere e nel ritorno di un certo potere di determinazione del prezzo nel business del packaging in seguito alla riduzione della scorte”.

 

“Continuiamo allo stesso modo a nutrire scarsa fiducia in quelle società in cui problemi strutturali di eccesso di capacità sono estremamente radicati e nei confronti di quelle che risultano chiaramente perdenti per l'importazione di inflazione derivante dall'indebolimento della sterlina. Inoltre iniziamo ad avere scarsa fiducia nei confronti delle società più esposte al raggiungimento di un picco del commercio internazionale e di una stretta nel reddito disponibile, come anche in quei ciclici più soggetti a performance deludenti, ora che le attese sono più alte. Nel complesso il nostro intento è stato quello di rendere il portafoglio non troppo esposto al ciclo, consapevoli dei rischi legati alle prossime tornate elettorali. Stiamo limitando di conseguenza tanto l'esposizione netta di settore quanto quella lorda”, conclude.

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