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Capital Group: 3 ragioni per investire nell'high yield

3/21/2017

Il rendimento positivo dei titoli high yield può spesso compensare qualsivoglia rendimento negativo derivante dai tassi in aumento


Le obbligazioni high yield possono offrire rendimenti reali interessanti per tre ragioni principali. Innanzitutto, esse offrono rendimenti superiori rispetto alle obbligazioni governative e alla maggior parte dei titoli di debito societari con rating investment grade.

In secondo luogo, in un contesto di maggiore inflazione principalmente trainata dalla domanda, oltre che di tassi in crescita, gli spread sul credito spesso si restringono riflettendo i migliori fondamentali del credito in un’economia più solida. Sebbene l’inflazione possa erodere i rendimenti tramite tassi nominali più alti, può anche rivelarsi benefica per gli emittenti, in particolare per quelli molto indebitati.

Da ultimo, il mercato high yield ha tipicamente un duration inferiore. Questo rendimento positivo derivante dalla compressione degli spread sul credito può spesso compensare qualsivoglia rendimento negativo derivante dai tassi in aumento.  

 

I fondamentali del mercato delle obbligazioni high yield sono dignitosi: la leva finanziaria sta leggermente aumentando ma la copertura sugli interessi è buona, la guidance sugli utili appare stabile e i prezzi delle commodity sembrano in una fase di miglioramento. “Sebbene ci troviamo ancora indietro nel ciclo del credito, non vediamo un fattore che nel breve periodo possa scatenare un ciclo di default”, commenta Jim Hurlin, investment specialist di Capital Group.  

 

La domanda per questo tipo di strumento ad alto rendimento resta solida grazie alla continua ricerca di ritorni. Nel breve termine, il rischio maggiore è quello politico: le potenziali riforme fiscali e commerciali negli Stati Uniti potrebbero avere effetti negativi sugli emittenti di titoli high yield.  

 

“Per quanto riguarda la duration guardiamo con favore a quella parte della curva intorno ai 5 anni, orizzonte per il quale la valutazione ci appare già piena mentre i rischi principali sembrano rappresentati più da un ulteriore irripidimento della curva piuttosto che da possibili aumenti della curva nel suo complesso”, conclude Hurlin.

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