Tempo di lettura: 2min

Gli investitori obbligazionari non devono temere il rialzo dei tassi

3/24/2017

Franklin Templeton ci ricorda infatti che i tassi a lungo termine non sono destinati a muoversi in sincronia con l'aumento dei tassi dei Fed Fund


I mercati avevano ampiamente previsto che nella riunione di marzo la Fed avrebbe aumentato i tassi. La Fed ha inoltre indicato di non aver ancora completato il ciclo di stretta, aggiungendo che rimangono ancora molti punti interrogativi. Chris Molumphy, Franklin Templeton fixed income group, ci ricorda che i tassi a lungo termine non sono destinati a muoversi in sincronia con l’aumento del tasso dei Fed Fund e soprattutto che, nonostante i rialzi dei tassi, rimangono ancora parecchie aree interessanti nel segmento obbligazionario.

 

“Un livello di tassi d’interesse più neutrale da alla Fed una serie di strumenti più ampia per il futuro, qualora dovesse invertire la rotta. Una delle nostre preoccupazioni è che se la Fed dovesse continuare a tenere i tassi bassi e l’economia volgesse sorprendentemente in negativo, la Fed non sarebbe in grado di stimolare l’economia tagliando i tassi. Data la forza degli indicatori economici chiave, abbiamo ritenuto che la Fed stesse rischiando sempre più di muoversi in ritardo sul fronte del rialzo dei tassi d’interesse nel breve termine. Tuttavia, non ci attendiamo necessariamente un aumento di ritmo analogo per i tassi dei Treasury di lungo termine che potrebbero salire gradualmente, ma probabilmente non di pari passo”, dichiara Molumphy.

 

“In linea con una valutazione positiva dei fondamentali economici in generale, nonostante l’ottimo andamento sinora registrato, continuiamo a valutare favorevolmente il credito societario, inclusi i segmenti investment grade e high yield, nonché i leveraged loan (bank loan). Nell’ambito del credito societario con rating inferiore a investment grade, il rischio maggiore è sempre stato rappresentato da distress e insolvenze. Monitoriamo attentamente la situazione, ma non ravvisiamo segnali iniziali di un deterioramento del credito su ampia scala, quanto meno nel breve termine. Continuiamo inoltre a ritenere che il settore delle obbligazioni municipali sia interessante da una prospettiva di valore relativo”, continua il gestore obbligazionario.

 

Quali sono i rischi? Tutti gli investimenti comportano rischi, inclusa la possibile perdita del capitale. Il valore degli investimenti può subire rialzi e ribassi, di conseguenza gli investitori potrebbero non recuperare l’intero ammontare del proprio investimento. I prezzi delle obbligazioni si muovono di norma in direzione opposta a quella dei tassi d’interesse. Di conseguenza, a mano a mano che i prezzi delle obbligazioni detenute in un portafoglio d’investimento si adeguano ad un aumento dei tassi d’interesse, il valore del portafoglio può diminuire. Le variazioni della solidità finanziaria di un emittente obbligazionario o del rating creditizio di un’obbligazione possono influenzarne il valore. I prestiti a tasso variabile e le obbligazioni societarie ad alto rendimento hanno un rating inferiore a investment grade e sono soggetti a un rischio di insolvenza più elevato, con conseguenti possibilità di perdita del capitale, un rischio che può acuirsi in un contesto di rallentamento dell’economia.

Condividi

Seguici sui social

Advisor è la prima piattaforma interamente dedicata alla consulenza patrimoniale e al risparmio gestito con oltre 38.000 professionisti già iscritti


Accedi a funzionalità esclusive e migliora la tua esperienza di navigazione


  • Leggi articoli esclusivi
  • Salva le tue news preferite
  • Partecipa ad eventi esclusivi
  • Sfoglia i magazine in anteprima

Iscriviti oggi!

Hai già un profilo? Accedi qui

Cerchi qualcosa in particolare?