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Hedge Invest: opportunità chiamata Egitto

2/1/2018 | Greta Bisello

Sette considerazioni secondo le quali il Paese del Medio Oriente rappresenterà fonte di benefici nei prossimi anni, il commento di Erik Renander, gestore del fondo HI Africa Opportunities


Dici Medio Oriente e pensi a turbolenze di carattere geopolitico o instabilità diffusa. Non è proprio così, soprattutto per l'Egitto dove sono in corso molti cambiamenti cui si dovrebbe prestare attenzione nei prossimi anni.

Hedge Invest SGR indica sette punti secondo i quali conviene investire in questo Paese.  

Secondo Erik Renander, gestore del fondo HI Africa Opportunities di Hedge Invest SGR, l'Egitto ha migliorato le infrastrutture nei settori dell’energia, dei trasporti e di internet ad alta velocità. Nel 2014 il Presidente Sisi ha deciso di dare priorità alla costruzione di un complesso per la generazione di 20 gigawatt. Questo progetto ha avuto successo e ha risolto i problemi esistenti riguardo alla mancanza di energia. Un altro obiettivo al momento riguarda l’aumento della percentuale di energia rinnovabile dal 9% al 30% entro il 2035. Per migliorare i trasporti al Cairo, il Governo sta costruendo tre nuove linee della metropolitana che permetteranno un aumento della portata di passeggeri, da 3,6 milioni a 5 milioni al giorno entro il 2020. Dato che queste nuove linee collegheranno nuove aree del Cairo, potrebbero creare anche sostanziali cambiamenti nel prezzo dei terreni.

 

Sono stati approvati tre nuovi provvedimenti legislativi per attrarre gli investimenti stranieri. La legge sugli investimenti prevede una serie di ampi incentivi per le nuove aziende: queste possono ottenere fino all’80% di incentivi fiscali sui costi di investimento, se create in un’area geografica che necessita di svilupparsi e in settori quali l’export e il manifatturiero. Una legge specifica rende poi più semplice il processo per ottenere le licenze e riduce le tempistiche necessarie per avviare un nuovo business, da più di un anno a meno di un mese. La legge sulla solvibilità migliora le procedure per la risoluzione delle dispute e abolisce la prigione per la bancarotta.

 

L’Egitto sta seguendo il programma dell’FMI per migliorare la stabilità finanziaria. Il Governo sta riducendo i sussidi per elettricità, diesel, alimenti e trasporti e ha sostituito la precedente tassa sulle vendite con un’IVA al 14%. Secondo il Fondo Monetario Internazionale, l’aumento delle tasse e la ridotta spesa pubblica faranno calare il rapporto debito/Pil dal 98% del 2016 al 78% nel 2020.

 

Il settore energetico crescerà considerevolmente. Il progetto del Nilo Occidentale di British Petroleum  sta procedendo più velocemente rispetto alle aspettative e produrrà 1,5 miliardi di bcf di gas entro il 2019. Anche al giacimento di gas a Zohr dell’ENI è stata data priorità e produrrà 2,7 miliardi di bcf entro il 2019. Questa nuova produzione di gas eliminerà le importazioni di gas naturale liquido e sarà positiva per la valuta locale. L’obiettivo di lungo termine è di posizionare l’Egitto come hub per gli scambi e il raffinamento energetico.

 

Il Paese sta sviluppando le sue potenzialità per diventare un hub logistico tra l’Europa, il Medio Oriente e l’Africa. Nel 2015 ha inaugurato l’ampliamento del Canale di Suez. Questo mega progetto da 8,2 miliardi di dollari ha aumentato la capacità del canale da 49 a 97 navi al giorno. L’Autorità della zona economica del Canale di Suez sta lavorando con il gruppo DP World per sfruttare ulteriormente le potenzialità del canale e rendere il Porto di Sokhana un porto franco sulla falsariga del porto di Jebel Ali a Dubai. DP World è un partner ideale per questo progetto. Telecom Egypt sta anche sviluppando la sua posizione strategica, attraverso una rete infrastrutturale di cavi nel Canale di Suez, che connettono l’Europa all’Asia.

 

Le condizioni finanziarie egiziane sono attraenti per gli investitori europei. La moneta si è svalutata del 140% e ciò rende l’Egitto attraente per le imprese che mirano ad esportare in Europa. I produttori del settore tessile stanno già riscontrando nuovi ordini provenienti da clienti europei. Anche i tassi di interesse sono attraenti. Gli investitori obbligazionari possono guadagnare il 14% di rendimento al netto dell’imposta e possono anche beneficiare potenzialmente di un miglioramento valutario, dato che le riforme in Egitto stanno mostrando risultati positivi.

 

A dispetto delle apparenze, la situazione dal punto di vista della sicurezza si sta stabilizzando. Il Presidente Sisi è a conoscenza del fatto che il modo migliore per aumentare la sicurezza è creare un contesto favorevole per le imprese che incoraggi gli investimenti e l’occupazione. La disoccupazione sta migliorando e il turismo è salito del 54% nel 2017. Anche le relazioni con Israele stanno migliorando: entrambi i Paesi ritengono che la cooperazione per lo sviluppo economico sia una buona opportunità. Anche la Cina e la Russia rappresentano un’influenza in termini di stabilizzazione. Entrambi i Paesi stanno effettuando grandi investimenti in Egitto e non hanno alcun interesse in un conflitto.

 

 

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