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5/16/2018 | di EticaNews
La Unep Inquiry, iniziativa del programma Onu per l’ambiente lanciata nel 2014 con il fine di coniugare la finanza e gli obiettivi di sostenibilità globali, sostiene che l’impegno degli investitori privati per finanziare i Sustainable Development Goals (Sdgs) e gli impegni climatici degli Accordi di Parigi deve aumentare. Servono, infatti, migliaia di miliardi di dollari all’anno, e molti capitali dovranno arrivare dal settore privato dove, al momento, gli investimenti allineati agli obiettivi di sostenibilità sono inadeguati. Nonostante ciò negli ultimi anni sono molti i progressi fatti. Unep Inquiry nel report «Making Waves. Aligning the Financial System with Sustainable Development», stila una serie di risultati acquisiti, a partire dall’esplosione dei green bond: il valore delle emissioni è lievitato di 14 volte in poco tempo, passando da 11 miliardi di dollari del 2013 a 155 miliardi nel 2017. Certo, ricorda allo stesso tempo il report, «questo progresso va confrontato in scala al mercato globale dei bond di circa 100mila miliardi di dollari». Proseguono anche i disinvestimenti da attività ad alta intensità di carbonio: nel 2016 hanno raggiunto i 5mila miliardi di dollari, mentre nello stesso anno gli investimenti in carbone, petrolio e gas sono stati di circa 710 miliardi. Allo stesso tempo, i sottoscrittori dei Principles for Responsible Investment sono arrivati a 1.900, per un totale di capitali gestiti pari a 70mila miliardi di dollari.
Secondo Unep è il momento di «passare dalla consapevolezza all’allineamento». «Chiaramente, alcuni capitali si stanno spostando a supporto di una nuova economia. Ma molti di più stanno continuando a supportare la vecchia economia». La strada è lunga e passa attraverso il coinvolgimento di molti attori, ma allo stesso tempo per Unep Inquity «le evidenze indicano il potenziale per una nuova forte onda di azione».
Testo a cura di ETicaNews
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