JP Morgan, in collaborazione con BlackRock, ha lanciato una suite di indici fixed income che includono fattori ambientali, sociali e di governance in un benchmark composito: J.P. Morgan ESG (JESG). Gli indici sono una «risposta alla crescente domanda da parte degli investitori obbligazionari». Questi ultimi, infatti, sarebbero alla ricerca di un benchmark diretto ai mercati emergenti che hanno le più forti pratiche di sostenibilità.

 

I punteggi degli indici JESG includono i dati di oltre 650 emittenti in 170 diversi Paesi e sono calcolati quotidianamente sulla base delle informazioni fornite dai provider Sustainalytics e RepRisk, e quelle della Climate Bonds Initiative (CBI). La metodologia dei nuovi indici sarà, poi, ancorata a quelli più utilizzati da Jp Morgan: l’EMBI Global Diversified, il GBI-EM Global Diversified e il CEMBI Broad Diversified. Riequilibrata mensilmente, la nuova suite di benchmarck sarà ponderata sistematicamente in modo da aumentare il peso degli emittenti con il punteggio ESG più elevato.

 

Una volta selezionato l’indice di base, la metodologia JESG si articola in cinque componenti: definizione dei data input; assegnazione dei punteggi dell’indice JESG; applicazione dei meccanismi di integrazione; valutazione dei fattori etici e dell’esclusione e calcolo delle nuove ponderazioni ESG. I nuovi punteggi JESG saranno sistematicamente applicati e gli emittenti con punteggi Esg migliori vedranno aumentare il loro peso rispetto a quello dell’indice di riferimento. Gli indici escluderanno settori controversi come il carbone termico, il tabacco, le armi e qualsiasi trasgressore dei principi del Global Compact delle Nazioni Unite (Ungc).

 

 

Testo a cura di ETicaNews