Da 33 a 30 metriche Esg suddivise in quattro aree di azione. È l’aggiornamento delle Esg Guidance & Metrics diffuso il 27 giugno scorso dalla World Federation of Exchanges (Wfe), l’associazione che riunisce le Borse valori mondiali. Le “metriche di sostenibilità” della federazione erano state sviluppate nel 2015 dal WFE’s Sustainability Working Group (Swg) allo scopo di per fornire un punto di riferimento per i listini che intendevano introdurre o migliorare la rendicontazione Esg nei loro mercati. La versione riveduta riconosce gli sviluppi intervenuti in materia Esg, come gli Obiettivi di sviluppo sostenibile delle Nazioni Unite (Sdgs) e le raccomandazioni della Task Force on Climate Related Financial Disclosures (Tcfd); intende poi incorporare i feedback ricevuti dai gruppi di investitori sul documento iniziale, oltre che adeguare le metriche sulla scorta dell’esperienza di attuazione in alcuni mercati.

 

Le metriche di base che formano la nuova guida sono 30 (erano 33 nel 2015), e coprono indicatori relativi a una serie di categorie ambientali, sociali e di governo societario quali: intensità delle emissioni, mitigazione del rischio climatico, tasso di retribuzione tra i generi, diritti umani, lotta alla corruzione e disclosure. In particolare, nell’aggiornamento si sottolinea l’importanza dei “destinatari” finali delle metriche, ossia gli investitori, che devono ottenere tutte le informazioni utili al fine del processo decisionale. A questo proposito, il Wfe identifica quattro aree chiave: governance, responsabilità e controllo; trasparenza del legame tra Esg e valore dell’investimento; materialità; qualità e frequenza delle informazioni. In questi due anni e mezzo, oltre 35 Borse valori in tutto il mondo si sono impegnate a sviluppare orientamenti in materia di informativa Environmental, social e governance per le società quotate. Tra queste anche il London Stock Exchange Group che, a febbraio 2017, ha emanato una guida volontaria per la rendicontazione dei fattori Esg rivolta a oltre 2.700 aziende quotate a Milano e Londra.

 

 

Testo a cura di ETicaNews