Tempo di lettura: 2min

Unipol ha elaborato un modello di valutazione di impatto

7/12/2018 | ETica News

L’obiettivo dell’iniziativa è tradurre in valore gli outcome generati, cercando di affiancare così numeri alle parole.


Il gruppo assicurativo Unipol ha elaborato un «modello di valutazione di impatto» allo scopo di misurare l’integrazione della sostenibilità nell’attività aziendale, nonché i benefici derivanti per i diversi stakeholder. L’obiettivo dell’iniziativa è tradurre in valore gli outcome generati, cercando di affiancare così numeri alle parole. La valutazione si basa su un modello input-output, con lo scopo di quantificare sempre i benefici a livello di sistema. Con la propria attività caratteristica, oggi Unipol serve quasi 14 milioni di clienti persone e un milione di aziende. La tempestività di liquidazione dei sinistri (confrontata con la durata media di una causa civile), ha permesso di iniettare sul mercato un valore aggiuntivo di 53 milioni di euro. Attraverso la riparazione di veicoli e altri beni sono state attivate sul mercato transazioni economiche per 220 milioni di euro in più rispetto a uno scenario di liquidazione.

 

Guardando ai propri dipendenti, per il 52% donne, Unipol rileva come le retribuzioni più basse nel gruppo siano inferiori di 2,5 volte a quelle più alte, il gender gap è di oltre sei punti inferiore alla media nazionale per i dirigenti e di oltre tre per i dipendenti, mentre tra i funzionari il gap è superiore di tre punti alla media del Paese. Sul fronte dei fornitori, l’intera supply chain del gruppo (per il 98% italiana) ha generato oltre 2 miliardi di transazioni finanziarie e quasi 11mila unità in più di lavoro. I contributi alle realtà dei territori su cui il gruppo opera, invece, hanno indotto oltre 30,5 milioni di euro di transazioni economiche e creato un valore aggiunto pari a quasi 13 milioni.

 

Rispetto all’impatto generato dagli investimenti, Unipol ha focalizzato la misurazione sulle operazioni legate a imprese sostenibili. Nello specifico, negli ultimi tre anni 165 milioni di investimenti in private equity hanno generato ricavi aggiuntivi nelle aziende investite di quasi 10 milioni di euro. Inoltre, 195 milioni di euro di investimenti in real asset hanno generato quasi 90 milioni di ricavi aggiuntivi nei soggetti investiti. L’ultimo capitolo della valutazione riguarda l’impatto ambientale: grazie a politiche ambientali attive il gruppo ha ridotto le esternalità negative prodotte di 1,3 milioni di euro.

Testo a cura di ETicaNews 

Condividi

Seguici sui social

Advisor è la prima piattaforma interamente dedicata alla consulenza patrimoniale e al risparmio gestito con oltre 38.000 professionisti già iscritti


Accedi a funzionalità esclusive e migliora la tua esperienza di navigazione


  • Leggi articoli esclusivi
  • Salva le tue news preferite
  • Partecipa ad eventi esclusivi
  • Sfoglia i magazine in anteprima

Iscriviti oggi!

Hai già un profilo? Accedi qui

Cerchi qualcosa in particolare?