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Gestore della settimana: "Borse europee, il peggio è alle spalle"

10/15/2018

Non mancano i motivi per essere ottimisti. Lo spiega Steve Frost, co gestore del fondo Legg Mason Martin Currie European Absolute Alpha. Ecco dove puntare


Il recente calo segnato dalle Borse europee, che hanno vissuto i primi di ottobre la peggiore settimana da febbraio, ha fatto perdere l'entusiasmo agli investitori, ma certo non è giunto il momento per ritirare le fiches dal tavolo. Anzi. Le prospettive per l'azionario Europa restano positive, nonostante le incertezze legate soprattutto al deficit di bilancio dell'Italia, che ha creato non poche tensioni soprattutto sui bancari, i negoziati sulla Brexit e in generale la debolezza dei governi europei. Per essere ottimisti, non mancano insomma motivi che sono in parte tecnici (flussi di Etf, indicatori momenti di lungo periodo e il P/E ratio degli indici di riferimento EURO STOXX), in parte economici.

"L'economia europea farà meglio di quanto si pensi. I PMI più deboli potrebbero essere alle spalle, l'incremento dell'inflazione è un elemento positivo, se tenuta sotto controllo, in molti paesi poi è finito il clima di austerithy e una maggiore propensione a misure di stimolo per l'economia. E questo è un segnale positivo per gli investimenti. I tassi di interesse resteranno fermi anche nel 2019, a nostro avviso, trattenendo quindi ancora gli investitori nell'azionario, a differenza di quanto stiamo vedendo negli USA" spiega Steve Frost (nella foto), co gestore del fondo Legg Mason Martin Currie European Absolute Alpha, un fondo long/short che investe esclusivamente sui segmenti large e mid cap, la parte più liquida dell'azionario europeo che comprende circa a 600 titoli. Frost gestisce dal 2001 questa strategia assieme a Michael Brown.

"La scelta di mettere al primo posto la liquidità è dettata dal fatto che, a differenza di molti gestori presenti sul mercato, possiamo liquidare le nostre posizioni in poco tempo, al massimo in uno/due giorni siamo in grado di rivoluzionare l'intero portafoglio" prosegue Frost. Al 31 agosto il fondo aveva un'esposizione netta del 18% (55% long e -37% short). I principali settori per peso sono i beni industriali (13,2% del portafoglio), i servizi finanziari, i consumi discrezionali, l'IT e i consumi di base, mentre le principali posizioni short sono sulle utilities, consumi discrezionali, sanità, beni industriali e immobiliari. La strategia si basa su una base qualitativa (revisioni degli utili, spread creditizi, indebitamento finanziari, costi societari, valutazioni, esposizioni degli investitori), per individuare le fasi rialziste e ribassiste sul mercato, e un'analisi quantitativa è per cogliere i punti di flesso, tramite una matrice macroeconomica proprietaria.

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