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UBI Pramerica sarà una SGR sempre più extra-captive

10/16/2018

La SGR, guidata dall'a.d. Andrea Ghidoni, ha superato i 60 miliardi di euro in AUM. Nel 2019 punta a crescere aprendosi a reti distributive esterne


Il canale distributivo captive non basta più ad UBI Pramerica, l'asset manager controllato da una joint venture tra il gruppo UBI (65% del capitale) e Pramerica Financial (35%), decimo asset manager al mondo con un patrimonio in gestione di circa 1.200 miliardi di dollari. La SGR guidata da Andrea Ghidoni (nella foto) ha superato a fine settembre i 60 miliardi di euro di masse in gestione e una quota di mercato aumentata del 24% negli ultimi 5 anni oggi al 2,92%. "Puntiamo a crescere sul segmento di clientela esterna e non solo tramite le reti distributive del gruppo. Negli ultimi sedici anni abbiamo ottenuto una crescita costante a un tasso del 13,3% e contiamo di proseguire  su questa strada. Nell'ultimo anno a fronte di una crescita dello 0,6% del mercato noi siamo cresciuti del 3,6%, solo Poste è riuscita a fare meglio di noi (7,2%, ndr)" dice Ghidoni presentando alla stampa specializzata i risultati dei primi 9 mesi. 

"Il 2018 non è stato un anno facile per l'industria del risparmio gestito: l'industria continua a raccogliere, ma purtroppo l'effetto mercato, tra spread e calo dei corsi azionari, soprattutto da maggio in poi, ha neutralizzato gli effetti positivi della raccolta" aggiunge il top manager. Ad oggi i clienti retail pesano per il 64% delle masse in gestione di UBI Pramerica (36% gli istituzionali) e Ghidoni punta a fare di UBI Pramerica sempre più "una società di mercato" aprendosi a reti distributive esterne, per le quali sono previste azioni di marketing mirate, prodotti ad hoc e l'ampliamento del team sales. 

Il responsabile degli investimenti e vicedirettore generale Fabrizio Fiorini, tracciando una rapida view sui mercati, ha detto che almeno, a livello macro, una buona notizia c'è: il ritorno dell'inflazione. "La deflazione - spiega - era un problema soprattutto per i paesi indebitati. L'inflazione in quest'ottica rappresenta una soluzione gratuita in un'ottica di riduzione del debito e senza dubbio più accettata a livello sociale delle misure di austherity". Per Fiorini i principali rischi ora provengono dalla politica che è tornata a farsi sentire dal 2016 in poi: Brexit, il protezionismo di Trump e il governo giallo-verde in Italia sono secondo l'esperto tre segnali di "una politica più invasiva che rischia di far inciampare i mercati".

Andrea Sanguinetto, responsabile area commerciale e vicedirettore generale, ha illustrato infine tre nuove soluzioni di UBI Pramerica (absolute return solution, global infrastructure e smart factor euro) che rispondono in maniera differente all’obiettivo della ricerca di rendimento, attraverso fonti ampie e diversificate e l'utilizzo di tecniche di gestione nuove.

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