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Unipol pensa alla fusione della banca con Bper

11/12/2018

Cimbri: "Il futuro della banca è di farla confluire dentro altri soggetti e la banca emiliana è un'opzione". Presentati i risultati dei primi 9 mesi: utile netto di 843 miliardi e raccolta diretta a 8,6 miliardi (+5,1%)


Unipol Banca, la banca del gruppo assicurativo bolognese guidato dall'a.d. Carlo Cimbri (nella foto), sarà fusa con un altro istituto italiano. E con molta probabilità il matrimonio sarà in casa con Bper, la popolare emiliana controllata sempre dalla stessa Unipol. Alla presentazione dei dati per i primi 9 mesi  del gruppo assicurativo (raccolta diretta in crescita del 5,1% a 8,6 miliardi di euro e un utile netto di 843 milioni di euro che comprende la plusvalenza di 309 milioni di euro derivante dalla cessione di Popolare Vita, rispetto al rosso di 229 milioni dei primi 9 mesi dello scorso anno), Cimbri non ha nascosto quelli che sono i suoi piani per il riassetto del business bancario del gruppo.

"Stiamo lavorando su Unipol Banca cercando di ottenere migliori risultati di gestione" ha detto Cimbri. Parlando del futuro di Unipol Banca, l'a.d. ha specificato che "se strategicamente pensiamo, e lo pensiamo, che il sistema bancario debba affrontare un'ulteriore fase di consolidamento, il futuro della banca è di farla confluire dentro altri soggetti, in quel caso Bper è un'opzione". Quanto alla stessa Bper, Cimbri ha ricordato che ad oggi Unipol vede Bper solo come azionista "per la nostra quota del 15% che è rimasta invariata rispetto a quella comunicata a suo tempo".

"Abbiamo un'opzione per salire al 20% il cui esercizio è stato condizionato alla qualità del piano industriale di Bper che la banca, opportunamente, presenterà con una situazione di contesto di sistema più chiara di quella che abbiamo oggi. Lavorando bene e con impegno sul versante della riduzione degli Npl e sul nuovo piano industriale pensiamo che abbia le potenzialità per fare meglio e fare bene" ha aggiunto Cimbri. "Quanto ai risultati di Bper, purtroppo la situazione del mercato fa sì che non si traducano in performance di qualità per l'andamento del titolo, ma siamo pazienti perchè siamo investitori di lungo periodo, ci siamo oggi e ci saremo anche domani. Ad oggi seguiamo la banca come azionisti" ha concluso l'a.d. di Unipol.

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