Tempo di lettura: 2min

Iannelli (Fidelity): "Credito investment grade buona tenuta, fino a quando?"

11/16/2018

Nonostante la debolezza dei mercati azionari a ottobre, anche se potrebbe richiedere prudenza in futuro. Ecco perché


“Il credito investment grade (IG) ha mostrato una buona tenuta a fronte della debolezza espressa a ottobre dai mercati azionari e ha sovraperformato su base ponderata per il beta. Curiosamente i periodi di maggior debolezza del mercato azionario sono stati quasi sempre preannunciati da ampliamenti degli spread; tuttavia non c’è modo di sapere con sicurezza se l'ampliamento già registrato nel 2018 possa essere il precursore di una tendenza ribassista ben più marcata. Per il futuro propendiamo per un posizionamento neutrale/difensivo sulla scia delle aspettative che gli spread possano continuare ad ampliarsi in un contesto di rallentamento della crescita globale e di leva finanziaria delle imprese sempre a livelli elevati.” commenta Andrea Iannelli (nella foto), investment director Fidelity International. 

 

Si continua a prediligere il mercato europeo e si guarda alla fine del QE con un contesto benigno sul fronte dei tassi di riferimento e una crescita costante dovrebbero stabilizzare i mercati creditizi europei nel prossimo anno.

Diverso invece il giudizio sugli Stati Uniti: “La stagione di pubblicazione degli utili è stata in larga parte positiva ma ha anche evidenziato un rallentamento della crescita dei ricavi. Ci aspettiamo un deterioramento dei fondamentali nei prossimi dodici mesi a fronte del rallentamento della crescita statunitense e dei margini di profitto messi a dura prova dall’incremento dei salari, dal rafforzamento del dollaro USA e dai nuovi dazi doganali." 

 

In Asia invece "il rallentamento dei dati sull’economia cinese e i mercati azionari hanno portato i mercati del credito asiatico a operare con cautela, influenzati soprattutto dai settori immobiliare e tecnologico. Con gli spread superiori a 150pb e le tendenze di deleveraging a pieno ritmo, siamo ottimisti sull’IG asiatico – un’opinione ulteriormente rafforzata da fattori tecnici. Il possibile mantenimento degli incentivi dovrebbe arginare la discesa del debito asiatico, mentre ravvisiamo segnali di stabilizzazione della domanda locale, soprattutto tra le istituzioni asiatiche, grazie a un certo contenimento dei costi di copertura" conlcude Iannelli.

Condividi

Seguici sui social

Advisor è la prima piattaforma interamente dedicata alla consulenza patrimoniale e al risparmio gestito con oltre 38.000 professionisti già iscritti


Accedi a funzionalità esclusive e migliora la tua esperienza di navigazione


  • Leggi articoli esclusivi
  • Salva le tue news preferite
  • Partecipa ad eventi esclusivi
  • Sfoglia i magazine in anteprima

Iscriviti oggi!

Hai già un profilo? Accedi qui

Cerchi qualcosa in particolare?