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4/17/2019
Il 75% dei fondi azionari italiani a gestione attiva ha fatto peggio del mercato nel 2018. I gestori azionari che investono a Piazza Affari fanno meglio però su un orizzonte decennale: in questo caso, la percentuale di coloro che non riescono a battere il benchmark scende al 65%. È quanto emerge dai risultati semestrali della S&P Indices Versus Active Funds (SPIVA) Europe Scorecard – Year-End 2018, che analizzano, come di consueto, la performance dei fondi a fronte dei rispettivi benchmark. L'indice di riferimento preso in considerazione nello studio per i fondi azionari Italia è l'S&P Italy BMI.
In particolare, i fondi attivi che hanno investito in azioni italiane hanno realizzato un rendimento medio ponderato per gli attivi inferiore dell’1,9% all’S&P Italy BMI su un anno, ma superiore dello 0,9% se il rendimento è annualizzato su dieci anni. Gli analisti di S&P Indices spiegano, tuttavia, che "il rendimento medio ponderato per gli attivi indica la performance di un investitore medio e attenua l’influenza dei fondi di minori dimensioni". Passando ai fondi che investono nelle Borse internazionali, nel 2018 un’alta percentuale di fondi attivi in Europa ha sottoperformato i rispettivi benchmark. Ciò - si legge in una nota di S&P Indices - ha coinciso con le consistenti perdite registrate nei mercati azionari globali ed europei verso fine anno (a fine anno la perdita dell’S&P Europe 350 in euro è stata del 9,90%). In dettaglio, l’86% dei fondi azionari paneuropei a gestione attiva denominati in euro ha sottoperformato l’S&P Europe 350.Questa quota sale all’80% e all’87% su un orizzonte quinquennale e decennale.
L’83% dei fondi azionari statunitensi a gestione attiva denominati in euro ha reso meno dell’S&P 500 nell’arco di un anno, quota che sale al 96% e al 98% su un orizzonte quinquennale e decennale. Le stesse dinamiche sono osservabili sui fondi azionari globali: l’87% dei fondi azionari globali a gestione attiva denominati in euro ha sottoperformato l’S&P Global 1200 nell’arco di un anno. Questa quota sale al 96% e al 98% rispettivamente su un orizzonte quinquennale e decennale. Sui mercati emergenti, infine, il 79% dei fondi dei mercati emergenti a gestione attiva denominati in euro ha sottoperformato l’S&P/IFCI, anche se la quota sale al 97% e al 98% rispettivamente su un orizzonte quinquennale e decennale.
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