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USA-Cina: il sell off è solo un rumore di fondo

5/9/2019

Lafferty (Natixis IM) analizza i possibili scenari della guerra commerciale e le ricadute sugli investimenti


Dave Lafferty, chief market Strategist di Natixis IM, f a il punto sulle relazioni tra Stati Uniti e Cina sempre più incrinate a causa della guerra commerciale in corso. L’analista spiega che gli USA “non sono in grado di influenzare le dinamiche macro interne dell'economia cinese, soprattutto perché gli investimenti sono maggiori dei consumi (creando un surplus commerciale strutturale)". 


Di conseguenza, "l'amministrazione deve sfruttare la politica commerciale come un’arma attraverso il ricorso ai dazi. È questo il nuovo modello per le relazioni commerciali USA/Cina. Minacciare l’imposizione di dazi con l’obiettivo di portare la Cina al tavolo dei negoziati e minacciare ancora per far progredire i negoziati - questa è la fase in cui ci troviamo ora. E, infine, qualora si dovesse giungere ad un accordo, continuare con le minacce in materia di dazi per farne rispettare la conformità”.

“Questo è il motivo – argomenta l’esperto - per cui gli investitori dovrebbero trovare solo un relativo beneficio in un eventuale accordo. Non è una questione binaria, nessun accordo male, accordo raggiunto bene. Anche qualora l'accordo venisse raggiunto, continueremo a vivere in un mondo in cui la fluidità dei rapporti commerciali può essere immediatamente minata da un tweet”.

Per l’analista “è ancora altamente probabile che un accordo venga raggiunto a un certo punto quest'anno, ma la proiezione di tale probabilità è scesa dal 75-80% al 60-65%. Pur sempre meglio del 50/50, ma non è di certo un aspetto chiaro, come i mercati lo abbiano prezzato negli ultimi mesi. La ragione migliore per aspettarsi un accordo è la consapevolezza sia di Trump che di Xi dei rallentamenti registrati da entrambe le economie nel quarto trimestre e, aspetto importante, la fase di sell-off associata al rallentamento. Nessuno dei due leader vorrà gettare acqua sul fuoco, in particolare Trump a circa un anno dalle elezioni”.

“A questo punto, il sell-off è ancora solo un rumore di fondo fino a quando non si otterrà una certa chiarezza. Si tratta di una riformulazione temporanea prima che i negoziati vadano avanti oppure le comunicazioni hanno effettivamente imboccato il binario sbagliato? Non siamo ancora arrivati a quel punto”, conclude Lafferty.

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