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Azionario: consolidamento o correzione?

5/20/2019

Ancora in ostaggio delle tensioni commerciali i mercati cercano di capire quale sarà l'andamento dei prossimi mesi in attesa del G20 a Osaka che potrebbe portare un accordo tra USA e Cina. Ecco l'analisi di Candriam


Si riaccendono le ostilità commerciali tra USA e Cina, nel frattempo le Banche centrali mantengono un atteggiamento accomodante e questo cercherà di mitigare gli effetti della guerra a suon di dazi. 

Secondo l'analisi di Nadège Dufossé, cfa, head of asset allocation di Candriam "questa primavera abbiamo già ridotto la nostra esposizione tattica all’azionario dal momento che i mercati si sono ampiamente ripresi dal crollo del quarto trimestre. Siamo pertanto posizionati per un consolidamento dei mercati azionari – resta ancora da vedere se l’andamento attuale si rivelerà un consolidamento o una correzione più marcata".

Il vero cambiamento potrebbe registrarsi intorno a fine giugno in occasione del G20 a Osaka durante il quale ci si aspetta che venga siglato un accordo tra le due superpotenze. 

"Dall’inizio dell’anno, le autorità cinesi hanno dato forte impulso alle politiche di stimolo fiscale, monetario e creditizio avviate nel 2018. L’economia cinese sembra aver toccato il fondo all'inizio del 2019 e qualsiasi nuova debolezza sarà probabilmente affrontata con ulteriori misure accomodanti" spiega l'esperta di Candriam. 

L'Eurozona nel frattempo sembra correre meno rischi recessione grazie alla solidità della domanda interna, come si nota guardando dai dati del PIl del primo trimestre di quest'anno. Gli Stati Uniti invece hanno in qualche modo spinto il ciclo interno grazie allo stimolo fiscale entrato in vigore nel 2018. 

 

"Attualmente, i mercati azionari iniziano a prezzare i venti contrari causati dal conflitto commerciale. In realtà, le valutazioni a 12 mesi per i mercati non-USA sono ora appena al di sopra dei minimi registrati nel 2016. Nell'area dell'euro, i fattori ciclici hanno contribuito ad un nuovo calo dei PMI manifatturieri. I mercati emergenti non si sono ripresi dalla performance deludente dello scorso anno, né in termini assoluti né in termini relativi - conclude l'esperta -. Nell'ambito di un'allocazione complessiva leggermente costruttiva sull’azionario a medio termine, continuiamo a preferire queste due regioni nonostante i venti contrari legati al commercio".

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