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Consob: tegola da 415 mila euro per Banca Consulia

6/4/2019

Accertate irregolarità nella prestazione dei servizi di investimento e nei controlli. La banca ha chiuso il 2018 con i ricavi in crescita. Raccolta netta a 185 milioni grazie a 12 nuovi ingressi


Banca Consulia e il suo cda in carica fino a marzo 2018 sono finiti nel mirino della Consob che ha commissionato una multa complessiva di 415 mila euro. L'authority, come si legge in una delibera contenuta nel bollettino di vigilanza firmata lo scorso 14 maggio dal presidente Paolo Savona, ha rilevato irregolarità nella prestazione dei servizi di investimento in un periodo che va da luglio 2015 e fine marzo 2018. Ad essere multati sono stati 13 vertici della banca, tra cui l'a.d. Antonio Marangi e l'ex presidente del board Stefano Vinti, il collegio sindacale e i responsabili dell'istituto della compliance e del risk management, con sazioni che vanno singolarmente da 15.000 a 35.000 euro, per un totale di 215.000 euro, cui va sommata un'altra multa nei confronti della banca per complessivi 200.000 euro.

In dettaglio, la Commissione ha accertato irregolarità e scarsa trasparenza nelle procedure interne, nelle condizioni operative in cui si sono estrinsecati i controlli nei confronti della propria rete di consulenti finanziari e nelle procedure per la prestazione del servizio di consulenza e per la valutazione di adeguatezza degli investimenti disposti alla clientela. Le sanzioni riguardano anche la violazione delle norme (TUF) che impongono agli intermediari l'obbligo di comportarsi con diligenza, correttezza e trasparenza nell'interesse dei clienti e irregolarità nella valutazione di adeguatezza degli investimenti in riferimento al collocamento del prestito obbligazionario subordinato Banca IPIBI 2022.

Quanto ai risultati del 2018, Banca Consulia ha chiuso lo scorso anno con una perdita di quasi 3,3 milioni di euro (0,915 milioni l'utile netto nel 2017) nonostante i ricavi in crescita a 22,3 milioni di euro (+4%) rispetto al giro d'affari del 2017. I costi operativi risultano in aumento del 3,3% a 21,3 milioni. In miglioramento il risultato operativo a 1 milione di euro (+20,6%). Le masse in gestione al 31 dicembre 2018 risultavano pari a 2,8 miliardi (2,9 miliardi a fine 2017). La banca a fine 2018 contava una rete di 186 financial advisor (con un portafoglio medio di oltre 15 milioni) e 113 dipendenti, tra cui 29 private banker con contratto da dipendente.

Come si legge nella nota integrativa al bilancio relativo all'esercizio del 2018, la raccolta netta ha registrato un incremento di circa il 62% rispetto al 2017, attestandosi a 185 milioni di euro, grazie al contributo della rete esistente ed all’inserimento nel corso dell’anno di 12 nuovi financial advisor, che però hanno solo parzialmente compensato l’effetto negativo dell'andamento dei mercati. Sul fronte offerta, la banca ha continuato lo sviluppo delle gestioni patrimoniali, che hanno raggiunto masse complessive di poco inferiori a 200 milioni di euro, e avviato il collocamento di certificati e di un servizio di advisory alla clientela istituzionale con la conclusione nell'ultimo trimestre dell'anno di un primo contratto relativo a un portafoglio di 150 milioni di euro di una banca locale. 

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