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Enasarco: la risposta di Sorgente ai due senatori

7/12/2019

AdvisorOnline.it pubblica alcuni stralci della ricostruzione inviata dalla holding ai due parlamentari in merito alla gestione degli investimenti immobiliari della Fondazione


A seguito dell'interrogazione presentata dai senatori Nannicini e Alfieri sui rapporti tra Enasarco e Sorgente relativa alla gestione di una parte degli investimenti immobiliare della fondazione, AdvisorOnline.it pubblica alcuni stralci della lettera inviata dalla holding immobiliare a Nannicini in cui sono contenute alcune precisazioni in merito alla ricostruzione della vicenda contenuta nell'interrogazione al Senato. La lettera anzitutto ricorda che nell’ottobre del 2001 ha avvio l’inizio della partnership tra Sorgente SGR e la Fondazione Enasarco, con la sottoscrizione da parte dell’Ente del Fondo Immobiliare Michelangelo, il primo fondo immobiliare destinato a investitori qualificati, promosso da Sorgente. Enasarco sottoscrive il fondo per 50 milioni di euro.

"In particolare, l’idea condivisa tra Sorgente ed Enasarco [...] era quella di investire in immobili cosiddetti 'trofeo' o 'iconici' in tutto il mondo, realizzando un patrimonio unico e irripetibile, destinato a mantenere inalterato il proprio valore nel tempo, anche in momenti di flessione del mercato immobiliare" si legge nella ricostruzione di Sorgente. Il gruppo scrive che "i rapporti tra Sorgente ed Enasarco sono sempre stati improntati a una vera e propria partnership piuttosto che ad un semplice rapporto gestorio" e che "in questa collaborazione anche il Gruppo Sorgente ha la possibilità di investire direttamente con mezzi propri in immobili di prestigio e in perfetta sintonia con gli interessi della Fondazione Enasarco". 

Nel tempo, infatti, Sorgente investirà complessivamente 38,5 milioni di euro, in una joint venture che sarebbe dovuta durare circa 35 anni. Nei successivi 16 anni, a partire dal 2001, prosegue la lettera "Enasarco sottoscrive ulteriori 510 milioni di euro sia nel fondo Michelangelo che nel fondo Megas, ottenendo nel tempo una plusvalenza di 125 milioni di euro e distribuzioni finanziarie per 110 milioni di euro, con un rendimento annuale positivo del +2%". "Il patrimonio immobiliare dei due fondi Megas - prosegue la nota - e Michelangelo Due cresce [...] con immobili di assoluto prestigio, come la Galleria Alberto Sordi e la Rinascente di Piazza Fiume a Roma, l’Hotel Bellevue a Cortina d’Ampezzo, il Flatiron Building a New York, il Clock Tower a Santa Monica, il Fine Arts Building a Los Angeles e il Chrsyler Building a New York, su cui viene conseguito, nel 2008, un capital gain del 100%". 

Il gruppo nella lettera precisa che furono due esponenti di Enasarco "a chiedere a Sorgente di istituire nel 2009 il fondo Megas dove inserire vari immobili selezionati da loro e di cui la Fondazione potesse essere maggiore azionista". Poi dal 2012, l’Ente "chiese a Sorgente una riarticolazione dello schema partecipativo del fondo Megas al portafoglio americano, per abbassare notevolmente il rischio di equity (era il periodo dei sub-prime americani)". Per fare questo "fu necessario che il fondo HTBF partecipasse in una Limited Partnership statunitense, limitando così le perdite sul capitale che sarebbero state riferibili unicamente al General Partner (Gruppo Sorgente)" anche se questo passaggio sarebbe stato utilizzato da alcuni esponenti dell'Ente per accusare Sorgente di aver "svuotato la governance sugli immobili americani". 

Dal 2012 - prosegue la lettera - i fondi di Sorgente sono descritti, nelle relazioni di bilancio dell’Enasarco, come "di eccellente profilo in termini di rischio-rendimento" e di "altissimo pregio" e "con performance elevate", ma nel 2014 avviene un "improvviso cambio di atteggiamento", anno in cui "le richieste della Fondazione diventano sempre più pressanti nella direzione di una riduzione dei costi di gestione del patrimonio immobiliare". Di qui il primo accordo con la Fondazione Enasarco sottoscritto nel giugno 2014 da Sorgente, che però "non migliora i rapporti, anzi li deteriora ulteriormente". "Sotto la minaccia costante - prosegue la ricostruzione - della revoca del mandato di gestione, Sorgente SGR viene costretta alla firma di tre contratti tra il 2014 e il 2016 [...] che snaturano completamente l’aspetto di autonomia del gestore".  

Intanto nel 2016 Sorgente SGR è oggetto di un’ispezione della Banca d’Italia che censura gli accordi presi con Enasarco. Altrettanto farà Consob a fine marzo 2017, ritenendo la sottoscrizione di quegli accordi illecita. A fronte di questa situazione, Sorgente informa l’Enasarco del rischio di illegittimità degli accordi, ma nel maggio 2017 la presidenza di Enasarco ribadisce la validità degli stessi e ne chiede l’adempimento a Sorgente, pena la revoca della gestione dei fondi (nella ricostruzione Sorgente ricorda che su questi accordi ancora "pende un giudizio davanti al Tribunale di Milano per dimostrarne l’invalidità").

La nota inviata al senatore riassume, infine, le vicende più recenti che vanno dalle proposte d'acquisto delle quote dei fondi Enasarco da parte di Hines e KKR, che però Enasarco non approva, alla revoca del mandato da parte della Fondazione nel marzo 2018 e al beauty contest, avviato sempre dall'ente nello stesso anno per selezionare una nuova SGR (scelta ricaduta su Prelios SGR e su DeA Capital), fino alla procedura di amminsitrazione straordinaria di Sorgente SGR, l'8 gennaio 2019.  "Il Provvedimento - conclude la nota - fa riferimento a violazioni normative e irregolarità nell’amministrazione e a danni reputazionali a cui si è esposta Sorgente SGR nella vicenda legale con Enasarco; in nessuna parte del provvedimento di fa riferimento agli altri fondi in gestione, sottoscritti da altri investitori, che rappresentano due terzi dell’attività della SGR". 

"L’amministrazione straordinaria viene spiegata come l’unica misura in grado di conseguire l’obiettivo di ottenere la discontinuità gestionale. Ma il commissariamento è però arrivato dopo che i fondi Megas e Michelangelo Due [...] erano già stati trasferiti ad altri gestori. Inoltre Sorgente aveva già una nuova governance dal precedente mese di giugno". 

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