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Giappone, società in crescita nonostante l’incertezza

8/27/2019 | Daniele Riosa

Kaye (Comgest): “A nostro avviso il Sol Levante è ricco di imprese poco conosciute che presentano una grande disciplina patrimoniale"


“Nonostante la relativa debolezza del comparto legato alla produzione di macchinari e dei titoli a bassa capitalizzazione di questo mese e la continua incertezza sul piano del commercio internazionale, gli utili di diverse società hanno mostrato una crescita continua”. Per esempio, specifica Richard Kaye, Japan portfolio manager di Comgest, “M3, il portale di prestazioni mediche, ha registrato una crescita del 14% dell'utile operativo per il trimestre aprile-giugno rispetto all'anno precedente, trainata dal portale core MR-kun, la cui crescita dell'utile operativo è stata pari al 18% e l'EBITDA al 31%. Per lo stesso periodo il noto software di contabilità Obic ha registrato una crescita del 17,2% dell'utile operativo rispetto all'anno precedente”. 

Invece, “il calo del 39% nell'utile operativo pro forma di Nidec per il trimestre aprile-giugno rispetto all'anno precedente è stato aggravato da un aumento di 4,5 miliardi di yen nelle spese destinate a R&S e dai costi di avviamento pari a 2,5 miliardi di yen destinati a uno stabilimento in Messico. Le divisioni motori a trazione dei veicoli elettrici e i motori Hand Disc Drive sono in fase di recupero. Più grave, invece, la situazione delle vendite e degli utili operativi di Fanuc, rispettivamente in calo del 26,4% e 47,5% anno su anno, il che riflette le recenti tendenze degli ordinativi. Fanuc ha abbassato l'utile operativo da 75,7 miliardi di yen a 71,3 miliardi di yen per l'anno fiscale in chiusura a marzo 2020, anche se ha alzato la guidance fino a settembre. Allo stesso tempo, l'andamento delle vendite rispetto all'anno precedente non sta peggiorando”.

“Keyence – continua l’analista - ha registrato il secondo calo trimestrale consecutivo dell'utile operativo rispetto a un anno fa, questa volta in discesa del 15,4% rispetto al 5,7% di gennaio-marzo. Il principale detrattore di questo trimestre per Keyence sono stati gli Stati Uniti, con un calo del 15% anno su anno. A nostro avviso, tale flessione dovrebbe rispecchiare le circostanze specifiche in cui versano i clienti piuttosto che l'economia in senso più ampio, ma la pausa degli investimenti sancita dalla Cina sta chiaramente pesando a livello più generale. Riteniamo inoltre che le opportunità di espansione all'estero per Keyence siano molto interessanti”.

“A nostro avviso, il Giappone è ricco di società poco conosciute che presentano una grande disciplina patrimoniale, vantano barriere all'ingresso e crescita”, conclude Kaye.

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