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Reti & Fintech, l’andamento lento dell’Italia

9/14/2019 | Francesco D'Arco

Disruption, discussione, collaborazione, integrazione, rinnovo. Sono queste le cinque grandi fasi dell’evoluzione tecnologica della consulenza finanziaria. In Italia siamo fermi alla fase…


Disruption, discussione, collaborazione, integrazione, rinnovo. Sono queste le cinque grandi fasi dell’evoluzione del FinTech. A sostenerlo Chris Skinner, presidente del Financial Services Club e autore del blog Finanser dove, come ricordato recentemente da BorsadelCredito.it, ha espresso recentemente un’opinione sulle diverse tappe presenti e future del mondo del FinTech. 


La prima è nota a tutti, ed è quella della disruption che, secondo Skinner, è partita nel 2005 (anno della fondazione di Zopa), per concludersi nel 2014. Quando entra in scena il FinTech “la maggior parte delle start-up parlava di “distruggere” il sistema bancario. Volevano sostituire le banche. Una buona idea, ma un po' ingenua, poiché le banche esistono per un motivo. Ovvero per agire come intermediari regolamentati”, ricordano gli esperti di BorsadelCredito.it.


Da lì si è arrivati alla fase due, la discussione, che secondo Skinner si è conclusa nel 2017: sia le banche sia le FinTech hanno iniziato a fare una profonda riflessione e sono entrate in connessione. Adesso, sempre secondo Skinner, nel Regno Unito  siamo nella fase della collaborazione, che si protrarrà fino al 2022, ovvero si è passati dalla voglia di far scomparire le banche, alla presa di coscienza da entrambe le parti, che esistono ampi margini di cooperazione per la creazione di vere e proprie partnership. 


Successivamente assisteremo, secondo l’esperto, alle ultime due fasi: l’integrazione (2022-2027), che “completa delle funzionalità FinTech nel sistema bancario attraverso Open Banking e Open API”; il rinnovo, che darà vita al FinTech 2.0 (a partire dal 2027). Il presupposto, secondo quanto ricorda Skinner, è la creazione di un vero Open Banking, fatto di piattaforme e marketplace veramente aperti grazie a API, App e analytics, in cui sarà possibile integrare completamente le attività bancarie, FinTech e BigTech. Un mondo in cui “la finanza scorrerà sulla rete poiché sarà completamente integrata come un sistema semplice, senza interruzioni, abilitato a Internet, globale e in tempo reale”.

Ma in Italia in che fase siamo? Secondo gli esperti di BorsadelCredito.it siamo ancora nella fase due (la discussione), ma visto che, “all’interno del Decreto Crescita, è stato introdotto il concetto della Sandbox, che consente alle startup del FinTech di avere uno spazio limitato entro cui agire in deroga alle regole di base per sperimentare e portare a regime i propri modelli di business e/o la propria offerta in tempi più rapidi e in maniera più efficace, andando avanti per prove ed errori”, scrivono gli esperti, possiamo aspettarci un andamento molto più rapido delle fasi in Italia.
Eppure, aggiungiamo noi, sembriamo ancora così lontani, nei fatti, dalla fine della fase 2.

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