Come orientarsi nella miriade di prodotti ESG
Data la miriade di prodotti ESG disponibili, come fa un investitore a scegliere quello adatto alle sue esigenze? Una domanda che può sembrare banale, ma non lo è affatto.
Secondo gli esperti di Invesco per la scelta di un prodotto è importante chiedersi quanto rischio si è disposti ad assumersi a fronte di una ipotetica performance. Come nel caso di qualunque investimento, gli investitori devono definire chiaramente i propri obiettivi: desiderano un minor grado di volatilità e di drawdown? Devono inoltre considerare tutta una serie di altri fattori: quali sono i loro limiti, esistono settori che intendono escludere totalmente? Si tratta di problematiche molto personali.
Per alcuni investitori le esclusioni possono rappresentare il criterio più importante, mentre per altri conta soprattutto la performance. Indipendentemente dalle ragioni, se l’investitore sceglie una strategia passiva per la propria esposizione complessiva, la domanda per il gestore è: come integrare i fattori ESG?
Per Invesco quando si parla di strategie passive nel modello ESG entrano in gioco alcune componenti diverse. La prima è quali filtri si applicano alla selezione effettiva dei titoli e in che modo vengono applicati. Parallelamente al continuo miglioramento della qualità dei dati, la società di gestione infatti sta lavorando nel riuscire a incrementare il grado di specificità, sia a livello di esclusioni che di rilevazione del rating ESG complessivo di una società.
Ma l’applicazione di tali criteri comporterà una sovraperformance? Non esiste necessariamente una chiara indicazione circa il conseguimento di sovra o sottoperformance con nessuna strategia, ma l’incorporazione dei criteri ESG implica spesso una riduzione di rischi aziendali che potrebbero tradursi in un certo grado di sovraperformance e valore per gli investitori.